L'Aula fissa un tetto massimo per gli stipendi dei dirigenti. Non potranno guadagnare più di 150mila euro. Nella notte il Consiglio Grande e Generale ha approvato un emendamento presentato dal consigliere indipendente di maggioranza Denise Bronzetti all'articolo 35 bis che fissa tetto delle retribuzioni e dei compensi. Questo il testo: “con decorrenza 1 gennaio 2015 il tetto annuale previsto alla lettera a del comma 3 dell'articolo 50 della legge n.174/2013 non può superare l'importo di euro 150mila comprensivo di ogni benefit riconosciuto che deve essere quantificato economicamente in modo congruo. La superiore disposizione si applica altresì ai soggetti economici privati che beneficiano di provvedimenti straordinari sul credito di imposta o di altri provvedimenti straordinari a sostegno del sistema del credito fino al perdurare dei predetti provvedimenti”. L'emendamento è stato accolto con 30 voti a favore e 25 contrari. Il taglio riguarda le retribuzioni e i compensi di qualunque natura di membri di organi di Amministrazione e di Controllo, Dirigenti, Dipendenti, collaboratori in via continuativa assimilabili ai dipendenti, delle Società e Enti partecipati dallo Stato.
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