Nell'agenda dei lavori sono previsti Istanze d'Arengo, Decreti Delegati e la questione rifiuti. C'è però chi si aspetta tensioni, in conseguenza degli ultimi atti della magistratura, con gli accertamenti su alcuni conti bancari, fra cui quelli del capogruppo del Partito Socialista, Paride Andreoli. Qualche scintilla potrebbe scoccare nel Comma Comunicazioni. Poi c'è la questione rifiuti, tema che sta particolarmente a cuore in Repubblica. Se ne parla da tempo, gli obiettivi erano ambiziosi ma siamo ancora lontani dall'essere un paese virtuoso. Soprattutto siamo lontani dal 60% di raccolta differenziata entro il 2015. Solo ieri alcune associazioni hanno consegnato alla Reggenza oltre mille firme a sostegno della petizione per richiedere un Piano Rifiuti Nazionale. C'è un Ordine del Giorno del 2013 che prescrive di adeguarlo per proseguire la strategia Rifiuti Zero. Vanificate le speranze di raggiungere, entro qualche anno, una percentuale di raccolta differenziata superiore all'80%. Non siamo un esempio per chi ci circonda: ad oggi, siamo fermi al 30%. E c'è già chi, come Rete, oltre a richiedere una raccolta porta a porta estesa in tutta la Repubblica, pensa anche ad un patto territoriale con le amministrazioni del circondario. Ci sono già stati incontri con le giunte per condividere problemi comuni. Il tema infatti è di grande attualità fuori confine. L'Emilia Romagna si sta confrontando con un piano rifiuti regionale ambizioso, per qualcuno fin troppo. Si parla di alzare dal 70 al 73% la quota di raccolta differenziata, superando quindi l’obiettivo nazionale del 65%. Questione che ha sollevato perplessità e qualche obiezione. L'approvazione definitiva in Aula è attesa i primi di marzo. Anche San Marino è chiamato ad affrontare l'argomento in maniera approfondita. E trovare soluzioni. Forse, arriveranno nel prossimo Consiglio.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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