Il Consiglio Grande e Generale riparte dai Decreti. Ratificati quelli sui profili di ruolo del settore pubblico allargato, sull'attribuzione al Capo del servizio di protezione civile e sugli incentivi per la riqualificazione energetica e impiantistica degli edifici esistenti e per la produzione di energia da fonti rinnovabili. 4 i Decreti Delegati ancora da discutere prima del riferimento del governo relativo al mandato per l'accordo di associazione con l'Unione Europea. Un confronto, questo, che presumibilmente impegnerà l'Aula per tutta la giornata di domani. Il decreto sui profili di ruolo fa parte, sottolinea il Segretario Venturini, della riforma che dota la Pubblica Amministrazione di fasce funzionali trasversali, per consentirle di raggiungere l'obiettivo del superamento del rigido mansionario e rendere sempre più flessibile l'utilizzo delle risorse umane. Le caratteristiche professionali richieste sono anche funzionali al sistema di valutazione delle prestazioni, per arrivare concretamente al riconoscimento del merito dei dipendenti e offrire opportunità di carriera. Critica l'opposizione. Bisognava definire il fabbisogno prima di approfondire i profili di ruolo, per capire cosa abbiamo in casa, sottolinea Mimma Zavoli di Civico 10. E’ come comprare i mobili prima di comprare la casa. Il decreto ha natura tecnica e burocratica, dice Valeria Ciavatta di Ap. Può essere considerato deludente, perché alcuni aspetti vengono rinviati. La segreteria ha fatto valutazioni di opportunità, il sindacato penso abbia consigliato di rinviare ad altri momenti alcune decisioni. C’è ancora la logica del posto. E’ quindi da aggiustare con una concezione legata alla mobilità del personale in base alle esigenze degli uffici e non dei singoli. Se si vuole introdurre la meritocrazia (non solo nelle leggi ma anche nella pratica), per esempio, per lo spostamento dei dipendenti verso livelli superiori non deve contare l’anzianità ma la qualità del servizio. La discussione si scalda con gli incentivi per la riqualificazione energetica. Un decreto atteso, ricorda il Segretario al territorio, e che ha raccolto giudizi favorevoli anche dall'opposizione. Bisogna però mettere mano al testo unico di leggi urbanistiche, replica la minoranza, perchè si interviene con modifiche strutturali. Rete riconosce il merito di affrontare nel concreto il tema dell'efficenza energetica, strategico per sviluppo Paese. I rilievi riguardano gli incentivi di tipo urbanistico. Un decreto strutturato in modo corretto, afferma Civico 10. Gli interventi introducono a San Marino concetti sulla ristrutturazione del patrimonio esistente che vanno a cogliere l'opportunità di dare una risposta efficace a un settore in crisi attraverso l'obiettivo virtuoso della riduzione dei consumi. Un decreto molto apprezzato da chi opera nel settore progettazioni, sottolinea la maggioranza e per Matteo Fiorini, di Ap, è utile che la politica indirizzi i cittadini a effettuare investimenti in questo senso. Si offre una potenziale risposta a un settore in difficoltà ma che è anche un settore strategico. Bene il decreto, commentano i socialisti e Upr, che però invitano a non pensare che basta questo provvedimento per affrontare la crisi di un intero settore. Lungi da me sostenere che questo intervento è la panacea del settore edilizio, replica Antonella Mularoni, sarebbe sciocco sostenerlo. Sono diversi gli interventi che stiamo facendo per il settore, come la riforma sistema appalti. Cerchiamo, conclude, di aiutare e migliorare il patrimonio, senza deturpare il Paese.
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