Torna a riunirsi domani il Consiglio Grande e Generale. Al via dalle 14.30 il dibattito sulla relazione conclusiva della Commissione d'inchiesta sulle crisi bancarie. 375 pagine in cui vengono ripercorsi i crack di diversi istituti di credito, dal 2006 ai giorni nostri, dissesti che - tra interventi diretti ed indiretti da parte dello Stato – hanno causato un buco di 1 miliardo e 577 milioni creando un'eredità debitoria pesantissima, tuttora sulle spalle della collettività.
“Crediamo di aver dato tutti gli elementi e di aver sottoposto alla possibilità di giudizio dell'Aula e del Paese gli eventi accaduti attorno al sistema bancario e finanziario, - commenta il Presidente della Commissione, Gerardo Giovagnoli - mettendo per la prima volta in luce cifre chiare e anche i protagonisti". Sulla mancanza di conclusioni politiche, Giovagnoli ha spiegato che “si tratta di una Commissione politica e quando si torna in Aula Consiliare è un dato di fatto che ci siano critiche, probabilmente da entrambe le parti. Questo, forse, dimostrerà anche l'imparzialità della nostra Commissione d'Inchiesta, che - facendo un parallelismo con il tribunale - fa la parte dell'inquirente più che quella del giudicante, ruolo che spetta al Consiglio”.