Già da qualche anno i liberi professionisti chiedevano orari consiliari più consoni alla loro attività, ma la sperimentazione non trova tutti d’accordo. Soprattutto le donne presenti in Consiglio. Per loro non c’è solo una questione femminile, perché la famiglia non è solo donna: un dibattito che apre quello più ampio sui tempi della politica. Le consigliere chiedono di conciliare esigenze famigliari con quelle lavorative. Nel video le voci di Denise Bronzetti (Consigliere Psd) e Edda Ceccoli (Consigliere Pdcs). Denise Bronzetti: “Bisognerebbe smettere di affrontare questo tema agendo per corporazioni. Bisognerebbe invece mettersi attorno ad un tavolo e in maniera molto seria scevra da altre dinamiche, decidere qual è la modalità migliore per le convocazioni del Consiglio che deve – dal mio punto di vista – necessariamente tenere conto di quelle che sono le esigenze famigliare, che non sono soltanto donna”. “I problemi del paese sono altri. Di certo lasciare ancora oggi, nel 2011, in mano a pochissimi la possibilità di fare politica a tempo pieno, credo non serva a nessuno”. Edda Ceccoli: “Chi propone la programmazione che poi viene condivisa dall’Ufficio di Presidenza deve tenere conto di tutte le esigenze. E’ chiaro che in una sessione consigliare come questa che ha su cinque giorni di lavori, quattro serate impegnate, non si può dire che siano conciliati i tempi della famiglia”.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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