Tornano i voti in decimi per gli studenti delle scuole dell’obbligo, e questo riguarderà sia i giudizi sulle singole materie e sia la valutazione sul comportamento. Il voto in condotta tornerà quindi a diventare determinante per la promozione dello studente, anche se diversamente meritorio. “Non è un ritorno al passato - ha dichiarato il Segretario di Stato Romeo Morri - ma la riaffermazione di un valore”. Senza la sufficienza dunque scatta la bocciatura mentre sotto il profilo didattico il voto dovrà tenere conto del processo evolutivo dello studente e non solo dell’aspetto nozionistico.
Critiche le opposizioni che ritengono inaccettabile l’approccio alla questione. “Ci si è motivato il provvedimento con l’allineamento alle norme italiane – tuona Claudio Felici – e se le cose stanno così si dimostra l’assenza di una visione e si mette in discussione la sovranità del nostro sistema scolastico”. 31 i voti a favore, 20 quelli contrari.
Accoglimento unanime invece per la nuova legge che adegua gli assegni famigliari e rivede l’assegno famigliare integrativo. Nel primo caso l’aumento è del 5%, nel secondo si prevedono due fasce di reddito per la determinazione. Tutte respinte le Istanze d’Arengo discusse in aula, salvo l’ultima, quella che chiedeva di procedere con celerità all’accreditamento e convenzionamento degli asili nido privati.
Visto l’impegno della maggioranza ad affrontare nella sessione consiliare di maggio un apposito dibattito sulla situazione economica del paese, la coalizione Riforme e Libertà ha deciso di ritirare l’ordine del giorno appena presentato. Di dati, cifre e previsioni economiche se ne parlerà nella prossima assemblea parlamentare.
Sergio Barducci
Critiche le opposizioni che ritengono inaccettabile l’approccio alla questione. “Ci si è motivato il provvedimento con l’allineamento alle norme italiane – tuona Claudio Felici – e se le cose stanno così si dimostra l’assenza di una visione e si mette in discussione la sovranità del nostro sistema scolastico”. 31 i voti a favore, 20 quelli contrari.
Accoglimento unanime invece per la nuova legge che adegua gli assegni famigliari e rivede l’assegno famigliare integrativo. Nel primo caso l’aumento è del 5%, nel secondo si prevedono due fasce di reddito per la determinazione. Tutte respinte le Istanze d’Arengo discusse in aula, salvo l’ultima, quella che chiedeva di procedere con celerità all’accreditamento e convenzionamento degli asili nido privati.
Visto l’impegno della maggioranza ad affrontare nella sessione consiliare di maggio un apposito dibattito sulla situazione economica del paese, la coalizione Riforme e Libertà ha deciso di ritirare l’ordine del giorno appena presentato. Di dati, cifre e previsioni economiche se ne parlerà nella prossima assemblea parlamentare.
Sergio Barducci
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