Parte dal bilancio fornito dalla Guardia di Finanza di Rimini - nell'estate, oltre 500 ispezioni sugli esercizi commerciali, riscontrando violazioni nella metà di questi - per chiedere di potenziare i controlli sulle attività legate al turismo e al commercio.
“Si evidenziano da tempo delle storture importanti – dice il Segretario al Turismo, Federico Pedini Amati – emerse anche dal confronto con USOT e USC, soprattutto legate alla vendita on-line. Ci sono forti dubbi purtroppo su alcune tipologie di attività che, dal punto di vista fiscale, potrebbero non ricomprendere tutti i redditi. Ancora – aggiunge - il famoso problema della Smac, che non sempre viene utilizzata anche in maniera fiscale”.
Si appella alle forze dell'ordine preposte, guardando anche al fenomeno della contraffazione: “Questo è un altro vulnus che si è voluto affrontare poco e male negli scorsi anni – prosegue Pedini Amati - ma su cui invece oggi, come Paese che si appresta all'Associazione con l'Unione Europea - deve essere una volta per tutte debellato. Non vogliamo prodotti falsi nella Repubblica di San Marino!”
Controlli in loco, quale leva parallela, per portare alla luce il sommerso: “È ora che i controlli vengano fatti anche all'interno delle varie attività e non solo a livello tributario. Le due cose devono viaggiare insieme; secondo me, c'è reddito non dichiarato importante”.