Fiorenzo Stolfi spiegherà il lavoro di approfondimento già avviato da qualche mese.
L’adozione della convenzione, infatti, comporterà per la Repubblica un aggravio di lavoro per l’amministrazione pubblica e l’impegno a portare correzioni alle normative vigenti e adeguamenti legislativi. Primo fra tutti quello del codice penale.
"La volontà – spiega Stolfi – è quella di aderire, di procedere con la ratifica, ma prima si devono capire con precisione quali sono gli adempimenti tecnici da adottare e gli aggiustamenti legislativi conseguenti”.
La convenzione dell’OCSE, si propone di armonizzare le legislazioni dei vari Stati sul tema, ottenere cioè misure analoghe per sanzionare la corruzione di funzionari pubblici stranieri e di funzionari di organizzazioni internazionali di natura pubblica.
L’adozione della convenzione, infatti, comporterà per la Repubblica un aggravio di lavoro per l’amministrazione pubblica e l’impegno a portare correzioni alle normative vigenti e adeguamenti legislativi. Primo fra tutti quello del codice penale.
"La volontà – spiega Stolfi – è quella di aderire, di procedere con la ratifica, ma prima si devono capire con precisione quali sono gli adempimenti tecnici da adottare e gli aggiustamenti legislativi conseguenti”.
La convenzione dell’OCSE, si propone di armonizzare le legislazioni dei vari Stati sul tema, ottenere cioè misure analoghe per sanzionare la corruzione di funzionari pubblici stranieri e di funzionari di organizzazioni internazionali di natura pubblica.
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