Il segretario Augusto Casali ha parlato a lungo di politica estera, sottolineando la necessità di impostare un nuovo rapporto con l’Italia. Un anno fa, ricorda, avevamo detto che per difendere il sistema paese bisognava creare un tavolo comune. La nostra offerta è caduta nel vuoto, ma riteniamo che sia questa la strada da seguire se vogliamo garantire un futuro al nostro Paese. Poi l’esame del quadro politico in cui inserire l’iniziativa di Npsd. Oggi, afferma Casali, abbiamo buoni rapporti con tutti i partiti. Le elezioni hanno legittimato tutte le posizioni. Anche con il Psd è finita la fase di contrapposizione. Abbiamo inoltre registrato un punto di incontro con gli Europopolari e i Democratici di Centro perché, sottolinea il segretario di Nps, facciamo la stessa analisi del momento politico attuale. Siamo invece delusi dal governo. La verifica, prosegue Casali, ha messo in evidenza tutti i problemi che da numerici sono diventati politici. Le ipotesi di un nostro ingresso in questo o in quel partito, dice, le rimandiamo al mittente. Bisogna partire dalle cose da fare, conclude, e siamo pronti al confronto con tutte le forze politiche disponibili. Il dibattito ha visto gli interventi di Dario Manzaroli, Maurizio Rattini e Paolo Bollini che ha invitato il suo partito a prendere una decisione chiara. Non vorrei, ha detto Bollini, che questa conferenza serva ad avvicinare di più il nostro partito ad un progetto alternativo al centrosinistra perché a questo gioco non ci sto. Dobbiamo impegnarci per costruire una alternativa a sinistra, ha concluso. Oggi c’è e va perfezionata.
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