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Crisi bancarie: almeno 5 gli ordini del giorno. Sale l'attesa per la discussione finale

Nelle prossime ore si riapre il comma sulla relazione della Commissione d'Inchiesta. Obiettivi a confronto

di Monica Fabbri
17 gen 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il dibattito si annuncia bollente: almeno cinque gli ordini del giorno che verranno portati all'attenzione dell'Aula. Due – come anticipato - quelli di RF. Libera ne ha pronti altrettanti. Entrambe invocano trasparenza sui politici con esposizioni debitorie sopra una certa soglia, parte omessa nella lunga relazione conclusiva. Se però Repubblica Futura chiede di prorogare i lavori della Commissione d'Inchiesta per approfondire l'indagine sulle persone politicamente esposte, Libera sollecita la Commissione Finanze, affinché si arrivi ad un provvedimento normativo che definisca le modalità di pubblicazione dei titolari dei crediti in sofferenza più rilevanti.

La Maggioranza, dal canto suo, lavora ad un dispositivo unico, sulla base di un testo formulato prima che la discussione venisse rimandata al nuovo anno. Si cerca la mediazione. Rete guarda alle responsabilità nell'arco di tutti i 20 anni di storia politica sammarinese, senza sottovalutare le situazioni, tenendo quindi conto di tutte le scelte sbagliate – ha dichiarato Emanuele Santi - a partire dalla piazza finanziaria e senza dimenticare la mancata firma con l'Italia. La Dc, pur non negando l'origine di tutto, punta l'attenzione sui tre anni del Governo di Adesso.sm, colpevole – ha ribadito ieri Manuel Ciavatta - di aver aggravato la situazione, mettendo in ginocchio il paese.

A poche ore dalla discussione finale, Denise Bronzetti del gruppo misto si augura che l'ordine del giorno possa essere uno e condiviso, “tenendo conto delle risultanze di un lavoro importante, che ha scandagliato – afferma - gli ultimi 20 anni del settore bancario e finanziario, e che dovrà fare emergere chiaramente tutte le responsabilità, non importa in capo a chi. Allo stesso modo – continua - se andranno in questa direzione, presteremo attenzione agli ordini del giorno proposti dall'opposizione”.

Dal canto suo, Domani Motus Liberi ribadisce la totale estraneità sia come forza politica che come singoli rispetto ai fatti dell'ultimo ventennio, “posizione - rimarca Gaetano Troina - che ci ha consentito, in commissione ed oggi, di esprimere valutazioni super partes ed obiettive”. Si aspetta, quindi, che l'ordine del giorno rispecchi questa posizione. “Se la volontà comune è far emergere in maniera trasparente quello che è e quello che è stato, nessun problema – dice - non abbiamo nulla da nascondere”. Riguardo ai nomi dei debitori, ritiene però che non sia corretto pubblicarli “senza ricostruire le dinamiche che hanno portato alla concessione del finanziamento”.





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