Un fine settimana decisivo in vista dell’appuntamento di lunedì, quando il Partito dei Socialisti e dei Democratici tornerà dalla Reggenza per riferire sugli esiti delle consultazioni. Il PSD ha confermato la volontà di dare vita ad un governo stabile, in grado di arrivare alla fine della legislatura. E il secondo giro di incontri con le altre forze politiche ha registrato valutazioni differenti. Sembra profilarsi la possibilità di un governo di larghe intese, così come resta plausibile il ricorso anticipato alle urne. Le valutazioni delle diverse forze politiche sembrano comunque scartare la soluzione di un governo che poggi su pochi numeri. Gli Europopolari, che si sono detti disponibili a ragione su un governo di legislatura, pongono quale condizione proprio il fatto che a nascere sia un Esecutivo coeso e forte nei numeri. Il governo delle larghe intese è appoggiato dal Nuovo Partito Socialista che però lo vede solo in prospettiva elettorale. “Questa maggioranza - spiega Augusto Casali - deve servire per costituire le coalizioni. Se tutte le forze politiche fossero d’accordo, lo potremmo chiamare governo istituzionale”, ma si tratterebbe comunque di un Esecutivo che, invece dei due mesi previsti dalla legge per preparare le elezioni, rimarrebbe in carica meno di un semestre, il tempo necessario alle forze politiche per creare quelle coalizioni previste dalla nuova legge elettorale e che ancora non sembrano ben definite.
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