Archiviata la maratona consiliare sulla crisi di Governo si pensa ora alle consultazioni per l’affidamento del mandato esplorativo. La Reggenza le aprirà lunedì, secondo un calendario ben definito, e al termine dei colloqui deciderà a chi affidare l’incarico provvisorio, per consentire di avviare gli incontri fra le forze politiche e riferire poi sulle possibilità di portare a compimento con successo o meno il mandato. La prassi vuole che venga affidato al partito di maggioranza relativa, in questo caso il Partito dei Socialisti e dei Democratici, e nel caso dovesse fallire il testimone passerebbe nelle mani della Democrazia Cristiana. I Capi di stato dovranno decidere anche sulla richiesta avanzata da Sinistra Unita, che si è espressamente candidata per l’affidamento del mandato, ritenendo di avere buone prospettive di riuscita. Il Consiglio Grande e Generale ha preso atto della crisi di Governo e aperto di fatto l’ordinaria amministrazione del Congresso di Stato. Al termine del dibattito messo in votazione l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni sull’incontro del Segretario agli Esteri Stolfi con tre magistrati sulla questione della rogatoria Asset. Il documento chiedeva di convocare il Consiglio Giudiziario in seduta plenaria, per consentirgli di prendere in esame la vicenda. Una richiesta accolta dall’assemblea con 27 voti a favore, 24 contrari e un astenuto. Non ha partecipato al voto il diretto interessato. “Il nostro obiettivo – spiega il segretario della DC, Pasquale Valentini – non era quello di personalizzare la vicenda e neppure avanzare richieste di dimissioni o atti di sfiducia, per noi la cosa più importante era ribadire, come è avvenuto, che il fatto di per sé è grave e inaccettabile. Altri significati andranno verificati nei prossimi giorni. L’esito della votazione – aggiunge Valentini – ritengo confermi la mancata condivisione di un certo metodo di condurre l’azione di governo. E’ uno degli episodi che nel tempo hanno accresciuto una tensione anche all’interno delle forze di maggioranza. E’ un segnale per quello che potrà accadere nei prossimi giorni”. “Sono convinto di aver agito con correttezza – replica il Segretario Stolfi - e di aver corrisposto alla responsabilità che deriva dal mio ruolo. Ritengo – aggiunge - di grave ci sia invece il fatto che si sia voluto dare un giudizio negativo prima ancora di conoscere i contenuti del colloquio e lo svolgimenti dei fatti. Questo dimostra la tendenza dell’opposizione, a cui si è aggiunta in questo caso Alleanza Popolare, di ricercare sempre e solo lo scontro personale, caratteristica che da diversi anni avvelena la vita politica sammarinese. Sono certo – conclude Stolfi - che la vicenda verrà presto chiarita e ricollocata nella sua giusta dimensione”.
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