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Csu incontra il Governo su banche, giustizia e debito: "La pandemia non sia la scusa per sospendere la democrazia"

Il sindacato presenta all'Esecutivo il documento "un patto sociale per lo sviluppo di San Marino"

di Monica Fabbri
7 nov 2020

Un incontro di ben tre ore con un Governo quasi al completo. Nel presentare il patto sociale per lo sviluppo, la Csu torna a lamentare la mancanza di confronto su tutti gli atti politici compiuti dall'Esecutivo: “la pandemia – ribadisce - non può essere la scusa per sospendere la democrazia, che è fatta anche di coinvolgimento delle parti sociali”. Ed è focus sul binomio debito pubblico-sistema bancario, definito dal sindacato il nodo da sciogliere per consentire la ripresa del paese. Chiede un progetto condiviso, in grado di dare soluzione al complesso problema degli NPL e superare il paradosso di un sistema bancario che dovrebbe alimentare l'economia e che invece deve essere sostenuto economicamente dallo Stato. 

Riguardo alla Magistratura, la Csu invita a varare una riforma che escluda completamente le forze politiche dall'organo di governo del terzo potere dello Stato mentre, sui prestiti internazionali, chiede chiarezza su entità dei fondi, tassi di interesse e utilizzo di queste risorse. “Sarebbe inaccettabile – afferma - che venissero usate solo per tamponare le falle del sistema bancario e non per alimentare la ripresa dell'economia e dell'occupazione”. Per Csdl e Cdls la base del modello di sviluppo deve essere l'economia reale e produttiva, fortemente orientata verso l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Nel frattempo raccoglie l'impegno del Governo ad un incontro sul bilancio previsionale 2021 e la disponibilità, nella fase successiva all'approvazione, ad avviare il confronto su una piattaforma di temi cruciali per il paese.


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