Massima valorizzazione del patrimonio Unesco, creazione di eventi culturali con caratteristiche di posizionamento internazionale che crescano nel tempo ed interessino tutto l’arco dell’anno, rafforzamento dell’offerta turistico-commerciale in tutti i suoi ambiti, apertura agli investitori esteri per la nascita di centri benessere e strutture ricettive di alto livello, valorizzazione dello sport in chiave turistica.
Sono questi i punti portanti della strategia per il rilancio del turismo del PSD e della Coalizione San Marino Bene Comune. Il turismo è senza ombra di dubbio un settore chiave dell’economia di San Marino, in cui bisogna investire, perché il rilancio del Paese passa anche attraverso la ripresa dell’economia reale e di questo comparto che, nonostante la pesante crisi, resiste. Il turismo rappresenta una fetta importante di economia reale che va sostenuta e messa in condizione di tornare a crescere.
Due i punti da mettere a fuoco: da un lato l’esigenza di “fare sistema” con quanto ci circonda, attraverso un’offerta strutturata; dall’altro l’apertura agli investimenti dall’estero, favorendo iniziative che rafforzino il prodotto San Marino e offrano concrete opportunità di crescita e di lavoro per i sammarinesi. Tutto ciò deve essere poi accompagnato da programmi di formazione continua necessari all’innalzamento qualitativo dei servizi turistici nel loro complesso, a partire dall’accoglienza. Gli interventi previsti nel programma comprendono, fra gli altri, la realizzazione del nuovo Polo Museale, la riqualificazione urbanistica dei centri storici di San Marino città e Borgo Maggiore, il miglioramento dei collegamenti con il territorio circostante, una maggiore qualificazione delle attività commerciali. Alla base di tutto, non si può prescindere dalla costruzione e ricostruzione dell’immagine internazionale della Repubblica di San Marino, la più antica del mondo. San Marino deve prendersi e riprendersi il proprio posto nella comunità internazionale. Deve fare della propria peculiarità di città-stato, pressoché unico esempio al mondo, il motivo di interesse, rafforzato da una proposta culturale sviluppata e fortemente identificativa.
Libertà, diritti umani, dialogo interculturale sono valori identitari dei sammarinesi che possono tradursi in caratteristiche portanti di una nuova offerta culturale che, partendo dalle radici più profonde, sappia vestirsi di originalità ed innovazione. La cultura diventa così oltre che fattore di crescita umana anche importante fattore economico, diventa forza propulsiva di un turismo nuovo, che vive e non solo “consuma” San Marino. Un potenziale enorme che deve diventare realtà attraverso un piano strategico di medio-lungo termine, unico approccio capace di garantire dei risultati apprezzabili e duraturi nel tempo. Questa è la strada, questo è l’impegno.
Sono questi i punti portanti della strategia per il rilancio del turismo del PSD e della Coalizione San Marino Bene Comune. Il turismo è senza ombra di dubbio un settore chiave dell’economia di San Marino, in cui bisogna investire, perché il rilancio del Paese passa anche attraverso la ripresa dell’economia reale e di questo comparto che, nonostante la pesante crisi, resiste. Il turismo rappresenta una fetta importante di economia reale che va sostenuta e messa in condizione di tornare a crescere.
Due i punti da mettere a fuoco: da un lato l’esigenza di “fare sistema” con quanto ci circonda, attraverso un’offerta strutturata; dall’altro l’apertura agli investimenti dall’estero, favorendo iniziative che rafforzino il prodotto San Marino e offrano concrete opportunità di crescita e di lavoro per i sammarinesi. Tutto ciò deve essere poi accompagnato da programmi di formazione continua necessari all’innalzamento qualitativo dei servizi turistici nel loro complesso, a partire dall’accoglienza. Gli interventi previsti nel programma comprendono, fra gli altri, la realizzazione del nuovo Polo Museale, la riqualificazione urbanistica dei centri storici di San Marino città e Borgo Maggiore, il miglioramento dei collegamenti con il territorio circostante, una maggiore qualificazione delle attività commerciali. Alla base di tutto, non si può prescindere dalla costruzione e ricostruzione dell’immagine internazionale della Repubblica di San Marino, la più antica del mondo. San Marino deve prendersi e riprendersi il proprio posto nella comunità internazionale. Deve fare della propria peculiarità di città-stato, pressoché unico esempio al mondo, il motivo di interesse, rafforzato da una proposta culturale sviluppata e fortemente identificativa.
Libertà, diritti umani, dialogo interculturale sono valori identitari dei sammarinesi che possono tradursi in caratteristiche portanti di una nuova offerta culturale che, partendo dalle radici più profonde, sappia vestirsi di originalità ed innovazione. La cultura diventa così oltre che fattore di crescita umana anche importante fattore economico, diventa forza propulsiva di un turismo nuovo, che vive e non solo “consuma” San Marino. Un potenziale enorme che deve diventare realtà attraverso un piano strategico di medio-lungo termine, unico approccio capace di garantire dei risultati apprezzabili e duraturi nel tempo. Questa è la strada, questo è l’impegno.
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