I socialdemocratici, dopo 10 anni, tornano al potere e la loro leader, Helle Thorning Schmidt, è la prima donna destinata ad assumere la carica di primo ministro nella storia di questo paese. Ma per lei e per il suo partito quella conseguita oggi è una vittoria poco gratificante. I socialdemocratici, con il 25% circa dei suffragi, non si affermano come primo partito danese e conseguono il peggior risultato che abbiano avuto dal 1903. Il primato resta infatti ai liberali (26,15 %) guidati dal primo ministro uscente Lars Loekke Rasmussen, che perde il potere a causa del dimezzamento dei consensi subito dai conservatori e dal ridimensionamento del Partito del Popolo Danese (estrema destra) che gli aveva offerto sostegno. Anche il Partito Socialista Popolare, alleato dei socialdemocratici, ha perso diversi punti in queste elezioni.
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