Restano piuttosto agitate le acque in casa democristiana in conseguenza delle posizioni critiche espresse dagli Europopolari che giovedì si presenteranno all’appuntamento con quella verifica di lista che avevano ripetutamente chiesto di riprendere. Il segretario Valentini li invita ad evitare ogni ambiguità, il capogruppo Luigi Mazza affonda: “Sapevamo che il loro futuro non sarebbe più stato con noi”. In assenza di chiarimenti gli Eps sembrano orientati a creare un gruppo parlamentare autonomo, il loro però, non una casa comune con i DdC: “Chi ha fatto queste congetture – spiega Menicucci – sbaglia di grosso. Noi siamo in maggioranza e loro all’opposizione, non vedo come si possa fare un unico gruppo”. Confermano la fedeltà al Patto, nonostante le divergenze di lista, e fanno sapere che un’eventuale costituente di Centro rappresenta una prospettiva politica, un progetto sul quale lavorare ma che non si realizzerà a breve. Forse nella prossima legislatura. “Si guarda, insomma, al dopo Patto, nella convinzione che l’attuale coalizione di maggioranza è l’esperienza di un preciso momento storico e tutto dipende dalle risposte che saprà dare.
Per gli Eps da chiarire ci sono le questioni legate al metodo, la gestione della delicata vicenda della Cassa di Risparmio e la politica estera ma anche un nuovo tema sul quale spingono con decisione: il rapporto con l’Unione Europea. “Nessuna deriva dalle nostre posizioni storiche – fa sapere Pier Marino Menicucci – ma i tempi sono cambiati e siamo convinti serva un nuovo approccio in merito all’integrazione. Si devono ricercare relazioni sempre più strette con Bruxelles”.
Per gli Eps da chiarire ci sono le questioni legate al metodo, la gestione della delicata vicenda della Cassa di Risparmio e la politica estera ma anche un nuovo tema sul quale spingono con decisione: il rapporto con l’Unione Europea. “Nessuna deriva dalle nostre posizioni storiche – fa sapere Pier Marino Menicucci – ma i tempi sono cambiati e siamo convinti serva un nuovo approccio in merito all’integrazione. Si devono ricercare relazioni sempre più strette con Bruxelles”.
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