“Riteniamo che la campagna elettorale si giocherà sulla credibilità delle persone”. Così il coordinatore dei Democratici di Centro Giovanni Lonfernini annuncia le sfide che il suo movimento si appresta a compiere: “scelta coraggiosa – aggiunge – ma coerente coi principi che ci hanno spinto a nascere, aver deciso di presentarci con una lista autonoma all’interno della coalizione Riforme e Libertà”.
I candidati saranno presentati il 2 ottobre a Domagnano: “A differenza di altri – continua Lonfernini – che dopo aver lasciato la Democrazia Cristiana, con motivazioni anche condivisibili, ora vi tornano per inglobarsi, come gli Europopolari, noi invece ci poniamo in alternativa alla DC”. Lonfernini critica anche la recente nomina dei Reggenti, avvenuta in assenza di dialogo, sottolinea, e ricorda come il candidato democristiano avesse riservato parole di disprezzo verso i DdC. “Abbiamo una squadra variegata con tanti giovani – annuncia Pier Marino Mularoni – il nostro obiettivo è ascoltare le reali esigenze della gente, dai giovani e il lavoro, al potere d’acquisto, al territorio: e a tal proposito – aggiunge – abbiamo udito altre forze parlare di piano regolatore e di grandi opere con sinergie pubblico-privato, e possiamo bene immaginare il privato chi sia”.
Che sarà una campagna elettorale senza esclusione di colpi lo conferma Orazio Mazza, presidente dell’assemblea, che denuncia metodi definiti “banditeschi, con avversari che si avvicinano ai nostri candidati per minacciarli e dissuaderli dal candidarsi con noi”. “E chi ci accusa di essere andati a sinistra – conclude Cesare Gasperoni – vorrei ricordare che dal 1957 ad oggi a San Marino ci sono sempre stati governi di centro sinistra”.
I candidati saranno presentati il 2 ottobre a Domagnano: “A differenza di altri – continua Lonfernini – che dopo aver lasciato la Democrazia Cristiana, con motivazioni anche condivisibili, ora vi tornano per inglobarsi, come gli Europopolari, noi invece ci poniamo in alternativa alla DC”. Lonfernini critica anche la recente nomina dei Reggenti, avvenuta in assenza di dialogo, sottolinea, e ricorda come il candidato democristiano avesse riservato parole di disprezzo verso i DdC. “Abbiamo una squadra variegata con tanti giovani – annuncia Pier Marino Mularoni – il nostro obiettivo è ascoltare le reali esigenze della gente, dai giovani e il lavoro, al potere d’acquisto, al territorio: e a tal proposito – aggiunge – abbiamo udito altre forze parlare di piano regolatore e di grandi opere con sinergie pubblico-privato, e possiamo bene immaginare il privato chi sia”.
Che sarà una campagna elettorale senza esclusione di colpi lo conferma Orazio Mazza, presidente dell’assemblea, che denuncia metodi definiti “banditeschi, con avversari che si avvicinano ai nostri candidati per minacciarli e dissuaderli dal candidarsi con noi”. “E chi ci accusa di essere andati a sinistra – conclude Cesare Gasperoni – vorrei ricordare che dal 1957 ad oggi a San Marino ci sono sempre stati governi di centro sinistra”.
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