
“Il parlamento ha messo un freno alle scopi personali di un Segretario di Stato” così Rete quando l'emendamento sul cosiddetto “decreto alberghi” viene ratificato da un Consiglio Grande e Generale compatto. Il consigliere Giovanni Maria Zonzini prima cita Gadda con ironia: “Il pasticciaccio di via Onofri è chiuso nella modalità meno dannosa possibile per lo Stato”, poi condivide con l'aula l'opportunità di una revisione dei decreti delegati, per evitare in futuro situazioni come quello creato dal decreto a sostegno degli alberghi, emesso da Governo, ritirato e poi reiterato preservandone gli effetti, infine portato in aula ieri per la discussione con un emendamento sul quale la maggioranza non aveva trovato la quadra.
Un dato politico che è stato sullo sfondo degli interventi che hanno movimentato l'ultimo miglio della discussione di ieri sera, mentre oggi hanno evidenziato come sul decreto in questione ex congressisti abbiano preso le distanze: “emettere un decreto - soprattutto quando contiene capitoli di spesa importanti - sul quale non c'è condivisione è una forzatura cui ora l'aula è costretta a mettere mano”, dice Maria Luisa Berti di Alleanza Riformista che stigmatizza il blitz di un “Segretario di Stato per sovvertire l'ordine del giorno convenuto, mettendo in difficoltà l'aula e chi la presiede”. Il Segretario Marco Gatti ribadisce la necessità di “regolamentare gli effetti di un decreto che decade, necessario vista la presentazione di due domande”, benché non siano stati erogati contributi. “Le domande sono state esaminate e dichiarate legittime, ma nulla è stato erogato né convenzionato, né allora né oggi”.
Gli imprenditori del turismo che l'hanno inoltrata aspettano la ratifica per poter accedere ai mutui agevolati. La filosofia dell'emendamento votato, tuttavia, riassume il pensiero di maggioranza e opposizione: sostenere sì l'ammodernamento delle strutture alberghiere, non chiudendo debiti pregressi ma investendo sulle strutture esistenti. La cui carenza, è stato ricordato in più interventi, penalizza lo sviluppo del turismo.
La maratona della ratifica dei decreti riprende a partire dalle 15.