In Italia si susseguono i vertici politici prima del varo, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto fiscale e del documento programmatico di bilancio che dovrà essere spedito a Bruxelles.
Sono ore cruciali per il governo, impegnato a trovare la quadra, e i fondi, su tre distinti provvedimenti. Oltre alla manovra, sono attesi il decreto fiscale e il documento programmatico di bilancio, quest'ultimo da spedire a Bruxelles. Al Consiglio dei ministri, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, arriva il decreto fiscale, “propedeutico per la manovra che verrà approvata entro il 20 ottobre”.
Riunione dei ministri necessaria per approvare il Documento programmatico di bilancio, che scende maggiormente nel dettaglio rispetto al Def, ma che non specifica la quantità delle misure in cantiere. L'Europa vorrà comunque sapere quanti saranno i soldi spesi e per cosa: per questo nelle ultime ore i vertici tecnico politici non si sono contati, per trovare coperture finanziarie e soluzioni per accontentare un po' tutti. Si parla di quasi 7 miliardi di euro di tagli e di 8 di maggiori entrare che serviranno a coprire reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni.
Sul reddito il presidente Conte ha ribadito che non dovrà essere un provvedimento assistenzialista, ma anzi una “iniziativa di sviluppo sociale, di riqualificazione per chi ha perso il lavoro e di qualificazione”. Il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ricorda invece ai 5Stelle che la pace fiscale è nel contratto di governo. “Sono convinto che ci sia bisogno – ha detto – di un nuovo rapporto tra italiani e Equitalia. Gli evasori totali per me devono marcire in galera, ma l'artigiano o il piccolo imprenditore o il commerciante che è schiavo di una cartella Equitalia da 40mila euro da una vita, deve poter tornare a vivere e quella cartella va stracciata”.
Francesca Biliotti
Sono ore cruciali per il governo, impegnato a trovare la quadra, e i fondi, su tre distinti provvedimenti. Oltre alla manovra, sono attesi il decreto fiscale e il documento programmatico di bilancio, quest'ultimo da spedire a Bruxelles. Al Consiglio dei ministri, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, arriva il decreto fiscale, “propedeutico per la manovra che verrà approvata entro il 20 ottobre”.
Riunione dei ministri necessaria per approvare il Documento programmatico di bilancio, che scende maggiormente nel dettaglio rispetto al Def, ma che non specifica la quantità delle misure in cantiere. L'Europa vorrà comunque sapere quanti saranno i soldi spesi e per cosa: per questo nelle ultime ore i vertici tecnico politici non si sono contati, per trovare coperture finanziarie e soluzioni per accontentare un po' tutti. Si parla di quasi 7 miliardi di euro di tagli e di 8 di maggiori entrare che serviranno a coprire reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni.
Sul reddito il presidente Conte ha ribadito che non dovrà essere un provvedimento assistenzialista, ma anzi una “iniziativa di sviluppo sociale, di riqualificazione per chi ha perso il lavoro e di qualificazione”. Il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ricorda invece ai 5Stelle che la pace fiscale è nel contratto di governo. “Sono convinto che ci sia bisogno – ha detto – di un nuovo rapporto tra italiani e Equitalia. Gli evasori totali per me devono marcire in galera, ma l'artigiano o il piccolo imprenditore o il commerciante che è schiavo di una cartella Equitalia da 40mila euro da una vita, deve poter tornare a vivere e quella cartella va stracciata”.
Francesca Biliotti
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