A conclusione di un lungo e acceso dibattito, che ha impegnato l'aula per quasi tre giornate, il Consiglio Grande e Generale ha ratificato con 37 voti a favore e 10 contrari, il decreto sull'atto organizzativo e il fabbisogno dell'Istituto Sicurezza Sociale. Maggioranza compatta al voto, nonostante la vivace dialettica tra i partiti di Governo. Pieno sostegno da parte del Pdcs mentre Alleanza Riformista ha manifestato alcune perplessità. Libera ha votato a favore, nella convinzione che a breve verrà superato l'attuale Comitato Esecutivo Iss.
Per le opposizioni il decreto è frutto di logiche clientelari e peggiora la situazione, in particolare nel settore sociosanitario. I partiti di minoranza, ritenendo illegittima l'errata corrige apportata, valutano la possibilità di adire il Collegio Garante, per una verifica di legittimità, anche perché Libera – pur avendo votato sì, al decreto – ha offerto disponibilità a dare i numeri alle opposizioni, per raggiungere il quorum necessario alla presentazione del ricorso.
Dopo l'atto organizzativo Iss l'aula ratificato all'unanimità il decreto che apporta modifiche al Codice della strada. Tra le novità, l'introduzione del parcheggio rosa, per donne incinta e neogenitori; la sospensione della patente, da 10 giorni fino a tre mesi, per chi usa il cellulare alla guida; la riduzione dell'importo delle multe per velocità; la depenalizzazione per guida senza assicurazione.
Scelta quest'ultima – ha spiegato il Segretario di Stato Andrea Belluzzi – dettata dal fatto che questo reato spesso cade in prescrizione e si ritiene più efficace la sanzione pecuniaria amministrativa fino a mille euro e il ritiro della carta di circolazione. Netta contrarietà alla depenalizzazione, da parte di Rf.
Partendo da un emendamento di Domani Motus Liberi, ritirato e riformulato in condivisione con tutti i gruppi, introdotta la sospensione della patente, per i conducenti di mezzi a motore che abbandonano animali nelle vicinanze delle strade, anche sulla scorta di un recente caso di cronaca, che ha suscitato clamore. Stesso copione per altri emendamenti di Motus, compreso quello che impone l'addebito della spesa di rimozione del mezzo a chi occupa parcheggi per disabili, senza averne titolo. Dal Segretario Belluzzi emersa la volontà, condivisa dall'aula, di rimettere mano al codice della Strada, con una riforma più ampia e organica.