Il partito dei democratici prosegue la trattativa per la formazione di una nuova maggioranza ma rilancia su alcuni punti e mette l’accento su certe questioni nell’intento di ribadire la straordinarietà della scelta. Ne ha discusso ieri sera il Consiglio di direzione ascoltando il riferimento del segretario Giuseppe Morganti e degli altri esponenti che hanno preso parte agli incontri tenuti in casa DC. Il parlamentino dei democratici ha poi conferito ai suoi vertici il mandato di concludere la trattativa e di riferire nel prossimo consiglio di direzione. L’uscita di Alleanza Popolare per i democratici indebolisce l’ipotesi di straordinarietà dell’azione di governo ed è per questo che chiedono che le quattro forze rimaste al tavolo dei negoziati siano rappresentate nella pari dignità nel progetto di governo, compresa Rifondazione Comunista; che vengano definite strutture capaci di controllare quotidianamente il rispetto dei punti programmatici definiti; che si prenda in considerazione l’ipotesi di ridurre da dieci a otto le segreterie di stato, ritenendole sufficienti per seguire la realizzazione dei progetti indicati; che si attui una riflessione ulteriore sui progetti già definiti al tavolo della trattativa per elevare notevolmente i contenuti, nel senso della riforma e della svolta da imprimere al paese.
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