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La Democrazia cristiana commenta il risultato consiliare

15 mag 2008
Pdcs
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E’ una Dc euforica quella che commenta la caduta della maggioranza sull’ordine del giorno proposto dall’intera opposizione. “E’ il riconoscimento formale di una situazione che deve essere affrontata”, inizia il Segretario Pasquale Valentini. Se ne parlerà anche sabato, alla consulta delle sezioni democristiane in programma dalle 9.00 all’hotel San Giuseppe di Valdragone. Per la Dc sarà un momento di riflessione interna pensando alle prospettive future. Ma ora tutta l’attenzione è concentrata su quanto avvenuto in Consiglio: “Erano due mesi – ricorda il capogruppo Loris Francini – che chiedevamo un dibattito sulla situazione politica, e anche stavolta volevano negarcelo. Io mi sono appellato al senso di responsabilità dei singoli consiglieri, perché dietro di noi non c’era tutta l’opposizione, ma un intero Paese che vuole capire cosa sta accadendo e soprattutto se c’è ancora una maggioranza. Stando a quanto avvenuto, noi diciamo di no. E non solo noi: il capogruppo di Sinistra Unita ha parlato di governo fallimentare, Alleanza popolare lancia ultimatum e dice che da sei mesi non si fa più nulla. Inoltre le differenze sono evidenti, il membro del collegio dei garanti è stato eletto coi nostri voti, e la riforma delle giunte viene contestata dagli stessi alleati”. “Ha fallito soprattutto il Psd – fa eco Marco Gatti – che ha voluto sposare l’intero progetto McKinsey”. Ultime battute sulla centrale del latte. Spiega Giancarlo Venturini: “Il governo ha parlato di complotto ma questo non c’è stato, sono stati questi signori a cercarci e a chiederci cosa sapevamo della vicenda. Noi ci siamo limitati a mostrare loro documenti forniti dalla segreteria al Territorio”.

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