“E' stato un incontro partecipato – afferma Elena Tonnini, di Rete -; la popolazione è preoccupata, perché sulle tematiche di maggiore interesse non c'è quella condivisione che il Governo aveva promesso”. La location non è stata scelta a caso. “A Murata, proprio davanti all'ex tiro a volo – sottolinea la Tonnini – è previsto il posizionamento di una antenna, che si troverebbe a 180 metri da una scuola”. Forti i timori rispetto all'impatto elettromagnetico. Anche per questo motivo, proprio ieri sera, è stato dato il via ad una raccolta firme per la sospensione del progetto Polab. Non è l'unica. La più importante chiede ai sammarinesi di dire “no” all'indebitamento, affinché siano valutate opzioni interne. Quello finanziario, del resto, è stato il tema centrale dell'incontro. Gli esponenti di Democrazia in Movimento hanno ribadito tutte le perplessità, riguardo ad un Governo che – è stato sottolineato – “non si pone come arbitro, ma è fortemente schierato con Banca Centrale”. Richiesta nuovamente, allora, la piena operatività della Centrale Rischi, da accompagnare all'AQR. “C'è la sensazione – è stato detto - che in ambito finanziario ci sia un piano, che tuttavia non viene esplicitato”. “Abbiamo riso con i cittadini – poi, aggiunge la Tonnini – delle critiche di chi vede un affiancamento tra Rete e DC. A noi interessano i contenuti. Su certe cose abbiamo anche sostenuto il Governo; ciò non significa vi siano accordi”. Democrazia in Movimento ha infine garantito sostegno all'Istanza d'Arengo dei cittadini di Acquaviva, affinché le imprese private, come la Cartiera Ciacci, non effettuino approvvigionamenti di gas direttamente dall'Italia, ma si servano dell'Azienda di Stato.
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