Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Per risolverli occorre interpellare chi quei problemi li ha vissuti e superati. E' la sfida di Democrazia in Movimento che cerca vie d'uscita dal regime Offshore e dal debito delle banche. E chiede aiuto a chi conosce bene la materia. Ospiti del workshop di domani - a cui seguirà una serata pubblica a Palazzo Graziani- “esperti di indiscussa capacità” - precisa Roberto Ciavatta -, per un confronto su nuove misure di supporto al capitale circolante, lotta alla criminalità economica, rilancio. Ci sarà anche un consulente del governo islandese protagonista della miracolosa ripresa economica dopo lo scoppio della bolla speculativa. Sono tutti preparati sulla situazione economica e finanziaria sammarinese, ogni ragionamento porterà a strade concrete e soluzioni su misura. “Il nostro obiettivo – aggiunge Manuele Santi – è tutelare il risparmio dei sammarinesi, i 400 milioni del fondo pensioni e accertare la verità. Chi ha concesso crediti ha responsabilità e dovrà pagare con capitali propri”. Sono state invitate anche le istituzioni. Banca Centrale non ci sarà per impegni già presi mentre da Aif ancora nessuna risposta. “Capiamo il momento particolare – dice Ciavatta – ma ci sarebbe piaciuto confrontarci già da ora. Lo faremo quando avremo responsabilità di Governo”. Infine Davide Forcellini punta l'attenzione sull' approccio: “non abbiamo la scienza infusa – dice – siamo pronti ad imparare prima che ad insegnare”. “L'umiltà in un paese di 30.000 anime è d'obbligo – ribadisce Ciavatta. Non si può avere competenze su tutto”.
Nel video l'intervista a Roberto Ciavatta, Democrazia in Movimento
Monica Fabbri
Nel video l'intervista a Roberto Ciavatta, Democrazia in Movimento
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