Democrazia in Movimento torna sul decreto scuola e su quello che definisce “il metodo Podeschi”. “Il capolavoro del Segretario – evidenziano Rete ed Mdsi - non sta solo nell’aver emanato il decreto in estate noncurante della manifestazione sul Pianello, ma di aver calcolato bene i tempi – precisano - visto che il decreto sarà portato in Consiglio per la ratifica dopo il 17 settembre. In quella data riapriranno le scuole e così sarà vanificata – fanno notare - ogni possibilità di variazione del decreto perché a quel punto sarà impossibile modificare il piano cattedre”.
Un riferimento anche al passato, cioè al 2011, anno in cui si presentata l'Upr, gruppo politico da cui proviene lo stesso Podeschi ed ora confluito in Repubblica Futura. “Gli intenti di unità allora propagandati – ricordano Rete ed Mdsi - si traducono in una bella fregatura. Il decreto Scuola è la sintesi perfetta di come autoreferenzialità e scollamento dalla società civile generino mostruosità. Altroché “Unione per superare le difficoltà del paese”! - sostengono - o forse potremmo dire, paradossalmente, che in effetti il paese sta trovando una strada verso l’unione. Peccato (per Podeschi) che l’unione dei cittadini avvenga per esprimere il proprio dissenso rispetto al decreto e alle modalità con cui è stato imposto”.
Un riferimento anche al passato, cioè al 2011, anno in cui si presentata l'Upr, gruppo politico da cui proviene lo stesso Podeschi ed ora confluito in Repubblica Futura. “Gli intenti di unità allora propagandati – ricordano Rete ed Mdsi - si traducono in una bella fregatura. Il decreto Scuola è la sintesi perfetta di come autoreferenzialità e scollamento dalla società civile generino mostruosità. Altroché “Unione per superare le difficoltà del paese”! - sostengono - o forse potremmo dire, paradossalmente, che in effetti il paese sta trovando una strada verso l’unione. Peccato (per Podeschi) che l’unione dei cittadini avvenga per esprimere il proprio dissenso rispetto al decreto e alle modalità con cui è stato imposto”.
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