“Dalla seconda ordinanza del Tribunale sull'operazione titoli – scrive DIM – scaturisce un quadro allarmante riguardo la pervasività della cricca che sta mettendo in ginocchio il Paese”. Rete ed MDSI, in particolare, evidenziano i rapporti tra il Presidente di Advantage Financial e alcuni tecnici delle società di consulenza incaricate in questi anni. “Pare infatti – si legge in una nota – che i consulenti Galliano e Pastore, di Ria Grant Thornton, abbiano indirizzato a Confuorti la bozza di decreto legge sull'AQR”. Nel comunicato si evidenzia poi come gli esperti della Boston Consulting Group avessero “presenziato ad incontri nello studio di Confuorti, insieme ad ex vertici di BCSM”; e come “risulti una circolarità dei riferimenti che interessano il team Arendt&Medernach e Price Waterhouse Coopers”. Altro punto segnalato il fatto che “uno dei partner di KPMG”, avesse “esteso a Confuorti l'indicazione di nominativi di esperti da sottoporre all'attenzione di Banca Centrale”. Rete ed MDSI ritengono un'anomalia che la stessa KPMG sia stata incaricata da Carisp e BSM di valutare la convenienza di un'eventuale fusione, e ricordano come – alla guida di Banca di San Marino - “vi sia quel Domenico Lombardi che nel 2012 presentava il convegno di Confuorti al Meeting”. Da tutto ciò un appello: “bloccare tutto”; dalla cessione degli NPL al percorso di indebitamento estero; dal bilancio Carisp alle fusioni bancarie. E “rimuovere immediatamente tutte le persone potenzialmente collegate – afferma DIM – alla “cricca dell'Advantage Financial”.
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