Sono fiumi in piena i consiglieri di minoranza. Nel mirino il discorso di dimissioni di Simone Celli. Per alcuni “gravissimo”, per altri “delirante”. C'è chi lo definisce uno “show”, come la Dc. Il segretario politico Gian Carlo Venturini parla di “attacco alla magistratura”. Un'azione resa più grave, secondo Venturini, dal silenzio dei membri di maggioranza in Commissione.
Alessandro Cardelli chiede una presa di distanza da parte della maggioranza e mette in discussione l'intera azione di Adesso.sm. Lunedì una nuova convocazione della Commissione finanze. Le minoranze ricordano che si opporranno alla cessione degli Npl. “Questa operazione non s'ha da fare”, ribadisce Teodoro Lonferini che, tra le altre cose, invita i membri governativi a dimettersi dal CCR. “Ora si faccia quadrato attorno alla magistratura”, esorta Massimo Ugolini. Pasquale Valentini condanna le parole e i toni che il responsabile alle Finanze ha rivolto a Banca Centrale.
Sia il Pdcs che Democrazia in Movimento criticano la partecipazione di Celli al meeting Fmi a Bali, viste le dimissioni. Roberto Ciavatta (Rete) va giù duro e punta il dito anche verso il segretario di Stato alla Giustizia, Nicola Renzi, che non è intervenuto per “tutelare il sistema giudiziario”. “Sono stati 25 minuti di delirio”, ha affermato Ciavatta.
“Nulla è accaduto tramite ordinanza in Banca Centrale”, dice Federico Pedini Amati (Mdsi), riferendosi alla fine dell'incarico del direttore Moretti. Dim invita tutte la parti sociali e i cittadini a mobilitarsi: l'appuntamento è per lunedì mattina davanti a Palazzo Pubblico alle ore 9 in contemporanea alla Commissione.
Tramite note scritte intervengono Ps e Psd. Per i socialisti Adesso.sm deve ammettere “il proprio fallimento” ridando la parola agli elettori. Il Psd, in merito alle parole di Celli sul commissario della legge Morsiani, parla invece di una “deriva pericolosa”. Secondo il consigliere indipendente Giovanna Cecchetti l'intero Governo ha "fallito e deve andare a casa". Così scrive in un comunicato in cui collega la situazione del sistema bancario alle scelte "scellerate" dell'esecutivo. Il discorso di Celli, prosegue Cecchetti, ha "colpito ancora una volta al cuore le nostre istituzioni".
Mauro Torresi
Alessandro Cardelli chiede una presa di distanza da parte della maggioranza e mette in discussione l'intera azione di Adesso.sm. Lunedì una nuova convocazione della Commissione finanze. Le minoranze ricordano che si opporranno alla cessione degli Npl. “Questa operazione non s'ha da fare”, ribadisce Teodoro Lonferini che, tra le altre cose, invita i membri governativi a dimettersi dal CCR. “Ora si faccia quadrato attorno alla magistratura”, esorta Massimo Ugolini. Pasquale Valentini condanna le parole e i toni che il responsabile alle Finanze ha rivolto a Banca Centrale.
Sia il Pdcs che Democrazia in Movimento criticano la partecipazione di Celli al meeting Fmi a Bali, viste le dimissioni. Roberto Ciavatta (Rete) va giù duro e punta il dito anche verso il segretario di Stato alla Giustizia, Nicola Renzi, che non è intervenuto per “tutelare il sistema giudiziario”. “Sono stati 25 minuti di delirio”, ha affermato Ciavatta.
“Nulla è accaduto tramite ordinanza in Banca Centrale”, dice Federico Pedini Amati (Mdsi), riferendosi alla fine dell'incarico del direttore Moretti. Dim invita tutte la parti sociali e i cittadini a mobilitarsi: l'appuntamento è per lunedì mattina davanti a Palazzo Pubblico alle ore 9 in contemporanea alla Commissione.
Tramite note scritte intervengono Ps e Psd. Per i socialisti Adesso.sm deve ammettere “il proprio fallimento” ridando la parola agli elettori. Il Psd, in merito alle parole di Celli sul commissario della legge Morsiani, parla invece di una “deriva pericolosa”. Secondo il consigliere indipendente Giovanna Cecchetti l'intero Governo ha "fallito e deve andare a casa". Così scrive in un comunicato in cui collega la situazione del sistema bancario alle scelte "scellerate" dell'esecutivo. Il discorso di Celli, prosegue Cecchetti, ha "colpito ancora una volta al cuore le nostre istituzioni".
Mauro Torresi
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