Con 107 si', 12 no e 5 astenuti, la direzione del Pd approva l'accelerazione decisa da Matteo Renzi: nel fine settimana l'assemblea dara' il via al congresso immediato dopo che il segretario formalizzera' le sue dimissioni, necessarie per l'anticipo della sfida interna. L'ex premier non convince pero' la minoranza di Pier Luigi Bersani e Michele Emiliano, per i quali ''con il congresso ad aprile si rischia la scissione''. Renzi chiarisce di volersi tenere fuori dalla discussione sulla data delle elezioni, assicurando ''lealta''' a Gentiloni. ''Congresso e voto - dice - sono due concetti distinti. La data la decidono il premier, i ministri, il presidente della Repubblica e il parlamento''.
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