La DC conferma la volontà di rafforzare il suo ruolo di partito di centro e moderato e di essere protagonista della vita politica del paese. Lo ha ribadito a chiare lettere il segretario, Pier Marino Menicucci, nella prima riunione della direzione dopo il congresso politico. 'Quello che vogliamo – ha dichiarato – è riprendere un forte collegamento con la base, definita vera anima della nostra organizzazione politica”. Tutte secondo le previsioni le nomine dei due vice segretari: Loris Francini e Marco Gatti. Accanto a loro nominati anche il direttore del San Marino, l’organo ufficiale della DC, Lorenzo Lonfernini e il responsabile dell’organizzazione del partito, Giovanni Francesco Ugolini. Individuati anche i primi 8 dei 10 nominativi che entreranno nel consiglio centrale portatori dei valori ideali democristiani e impegnati nella società civile: Marco Arzilli, Luigi Lonfernini, Morena Tamagnini, Pietro Giacomini, Luigi Fattori, Carlo Augusto Guidi, Pietro Bianchi, Pier Luigi Cellarosi.
Ma la direzione democristiana si è soffermata particolarmente su un tema che sta attraversano sempre più insistentemente il paese: il rapporto con l’Europa. “Siamo un partito che ha dato un grosso contributo alla politica estera di San Marino - ha dichiarato Menicucci – ed anche al rapporto con l’Unione Europea'. Il segretario DC ha evidenziato la necessità di approfondire un tale argomento con analisi mirate. 'Ci siamo sempe posti – ha aggiunto - il problema di guidare il cambiamento e di dare prospettive certe al paese, senza alcun avventurismo”. Di qui la decisione di istituire un apposito gruppo di lavoro e di fissare una conferenza ad ottobre, alla quale prenderanno parte tutte le organizzazioni sociali ed economiche. Sul fronte politico invece inizieranno da lunedì 16 gli incontri con tutte le forze politiche, economiche e sociali, alle quali saranno illustrati i punti della mozione finale del sedicesimo congresso.
Ma la direzione democristiana si è soffermata particolarmente su un tema che sta attraversano sempre più insistentemente il paese: il rapporto con l’Europa. “Siamo un partito che ha dato un grosso contributo alla politica estera di San Marino - ha dichiarato Menicucci – ed anche al rapporto con l’Unione Europea'. Il segretario DC ha evidenziato la necessità di approfondire un tale argomento con analisi mirate. 'Ci siamo sempe posti – ha aggiunto - il problema di guidare il cambiamento e di dare prospettive certe al paese, senza alcun avventurismo”. Di qui la decisione di istituire un apposito gruppo di lavoro e di fissare una conferenza ad ottobre, alla quale prenderanno parte tutte le organizzazioni sociali ed economiche. Sul fronte politico invece inizieranno da lunedì 16 gli incontri con tutte le forze politiche, economiche e sociali, alle quali saranno illustrati i punti della mozione finale del sedicesimo congresso.
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