Democratici e Socialisti spianano ulteriormente la strada verso l’unificazione. Riunite ieri sera le due direzioni congiuntamente per prendere in esame i documenti congressuali elaborati dai gruppi di lavoro incaricati di redigerli. Qualche aggiustamento e qualche osservazione che ora sarà valutata dagli estensori dei documenti per verificare la possibilità di adeguarli ai suggerimenti emersi. Piccole cose, assicurano dalle segreterie, che potranno facilmente trovare applicazione. I gruppi di lavoro avranno una settimana di tempo, poi, il 9 febbraio, quasi alla vigilia del primo congresso, quello dei Democratici, che si aprirà l’11, una nuova riunione congiunta delle due direzioni per l’approvazione definitiva. Da adottare ci saranno lo statuto, il documento politico da sottoporre all’assemblea del congresso unitario, le norme transitorie, che dovranno regolare i rapporti fra le due forze fino alla creazione di un unico soggetto politico, ma anche il regolamento congressuale e altri aspetti organizzativi. Intesa già raggiunta, invece, per la nomina di un unico presidente e un unico segretario, che siederanno ai vertici del partito unico, e per la formazione della lista elettorale, uno dei nodi più delicati da sciogliere. Sarà una lista unitaria, con 60 candidati espressione paritaria delle due forze, 30 candidati provenienti dalle file socialiste e 30 da quelle dei Democratici.
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