E’ la prima convenzione internazionale sui diritti umani del 21° secolo. Non introduce nuovi diritti, ma proibisce esplicitamente qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle persone disabili, in ogni settore della vita sociale, dall'istruzione al lavoro, dalla salute alla famiglia, dalla mobilità alla giustizia.
Il documento, che diventerà esecutivo appena sarà stato sottoscritto da almeno 20 Stati, impegna le 192 nazioni che compongono l'assemblea generale ad adottare leggi che proibiscono discriminazioni basate su qualsiasi forma di disabilità, dalla cecità alla malattia mentale.
Le nazioni che ratificheranno il trattato, inoltre, dovranno eliminare dalla loro legislazioni ogni norma o provvedimento discriminatorio verso le persone disabili e per i governi l’impegno sarà quello di combattere stereotipi e pregiudizi, valorizzando il ruolo e il contributo dei cittadini disabili.
Un'attenzione particolare è richiesta nei confronti dei bambini, che dovranno essere tutelati e protetti all´interno della famiglia, nella scuola e nella società.
La Convenzione si basa sulla convinzione che la discriminazione delle persone sulla base della disabilità sia una violazione della dignità della persona umana e sulla consapevolezza che "nonostante i vari strumenti legislativi, le persone con disabilità continuano ad affrontare ostacoli nella loro partecipazione come membri della società e violazioni dei loro diritti umani in ogni parte del mondo".
La Segreteria di Stato per gli affari esteri ha già assicurato la firma della Repubblica e il Consiglio Grande e Generale ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno che definisce prioritarie le tematiche della disabilità.
Il documento, che diventerà esecutivo appena sarà stato sottoscritto da almeno 20 Stati, impegna le 192 nazioni che compongono l'assemblea generale ad adottare leggi che proibiscono discriminazioni basate su qualsiasi forma di disabilità, dalla cecità alla malattia mentale.
Le nazioni che ratificheranno il trattato, inoltre, dovranno eliminare dalla loro legislazioni ogni norma o provvedimento discriminatorio verso le persone disabili e per i governi l’impegno sarà quello di combattere stereotipi e pregiudizi, valorizzando il ruolo e il contributo dei cittadini disabili.
Un'attenzione particolare è richiesta nei confronti dei bambini, che dovranno essere tutelati e protetti all´interno della famiglia, nella scuola e nella società.
La Convenzione si basa sulla convinzione che la discriminazione delle persone sulla base della disabilità sia una violazione della dignità della persona umana e sulla consapevolezza che "nonostante i vari strumenti legislativi, le persone con disabilità continuano ad affrontare ostacoli nella loro partecipazione come membri della società e violazioni dei loro diritti umani in ogni parte del mondo".
La Segreteria di Stato per gli affari esteri ha già assicurato la firma della Repubblica e il Consiglio Grande e Generale ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno che definisce prioritarie le tematiche della disabilità.
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