L’esecutivo deciderà a chi dare la quota del 49 per cento di gestione dei giochi in società con lo Stato. Si sta facendo avanti la possibilità che le società siano più di una, da 2 a 4. Si potrebbero dividere la quota, anche se non si conoscono le percentuali. Le suggerirà lo stesso esecutivo, per poi trovare l’intesa con le singole società. In pole position sembra esserci la camera di commercio, che raccoglie le categorie economiche, alcune delle principali banche e l’università. Sugli altri prescelti c’è ancora incertezza, anche se si potrebbe ipotizzare il nome di società che, tra le altre, abbiano già esperienza in materia. Domani, intanto, le tre associazioni di categoria: Osla, Usot e Usc faranno il punto sulla raccolta firme a sostegno della loro candidatura. Anche se i membri di Governo sono un pò perplessi su questa iniziativa, dal momento che all’interno di quelle associazioni c’è chi ha fortemente criticato i decreti del Governo, per poi candidarsi a gestire i giochi, e una volta avanzata la candidatura ha firmato il ricorso al Collegio Garanti per sollevare una eccezione di costituzionalità. Quella di commercianti e artigiani appare una candidatura più impostata come componente politica, che come richiesta di partecipazione economica. All’attenzione del Congresso ci sarà con tutta probabilità la questione ordine pubblico, con il riferimento del segretario agli Interni Ciavatta, alla luce dell’escalation di atti, ultimo dei quali l’incendio doloso a San Giovanni. All’ordine del giorno anche i nodi della pubblica amministrazione, mentre sembra slittare - dal momento che sono in corso consultazioni – la questione dell’ampliamento Alutitan.
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