Prima seduta del nuovo esecutivo; l'ultima del 2016 e che ha dunque visto il Congresso di Stato impegnato a chiudere pratiche e delibere da adottare di routine entro la scadenza dell'anno, ma allo stesso tempo, porre le prime mosse della futura azione di governo. Su tutto, l'avvio dell'iter per il provvedimento che prevede l'abolizione del raddoppio del finanziamento ai partiti sotto elezioni. Dovrebbe arrivare in aula in tempi celeri, già a gennaio. Si stringe sui tempi anche per attuare la ricognizione sui conti pubblici - dalla stima del debito pubblico consolidato, a quella della liquidità di cassa dello stato – anche in vista della missione del Fondo Monetario Internazionale annunciata per fine gennaio. Ancora soggetta a limature, ma in dirittura d'arrivo la definizione degli staff delle rispettive segreterie, che ricordiamo, sono scese a 7. Il congresso di stato tornerà a riunirsi lunedì 9 gennaio.
Intanto, sarà depositato in segreteria istituzionale lunedì 2 il progetto di legge di iniziativa popolare sui crediti monofase, per far sì che l'Eccellentissima Camera possa avviare cause civili verso amministratori di società con debiti monofase. Un tema sentito – il progetto di legge porta oltre 300 firme – e da tempo supportato dal Movimento Civico 10: “Abbiamo avanzato la proposta più volte in Consiglio già nella scorsa legislatura”, rileva il capogruppo Matteo Ciacci. Ricorda l'ammontare dei crediti per lo Stato: 300 milioni di euro, di cui 180 inesigibili e aggiunge “il tempo delle impunità è finito”.
Intanto, sarà depositato in segreteria istituzionale lunedì 2 il progetto di legge di iniziativa popolare sui crediti monofase, per far sì che l'Eccellentissima Camera possa avviare cause civili verso amministratori di società con debiti monofase. Un tema sentito – il progetto di legge porta oltre 300 firme – e da tempo supportato dal Movimento Civico 10: “Abbiamo avanzato la proposta più volte in Consiglio già nella scorsa legislatura”, rileva il capogruppo Matteo Ciacci. Ricorda l'ammontare dei crediti per lo Stato: 300 milioni di euro, di cui 180 inesigibili e aggiunge “il tempo delle impunità è finito”.
Riproduzione riservata ©