Approfondite tematiche centrali, nella relazione del Segretario agli Interni: dai nuovi cittadini, alla disciplina della reiscrizione nelle liste elettorali dopo una generazione di interruzione. La Consulta sollecita di avvalersi dei Consolati; schema già testato per la sanatoria. Ma in questo caso non vi è una scadenza, ha osservato Elena Tonnini; che ha anche posto l'accento sulle molteplici esigenze da contemperare. Riflessioni potranno essere fatte durante il confronto sulla Legge Elettorale. Tanti i nodi da sciogliere in quell'occasione. In primis un'istanza chiave, per chi vive all'estero: la possibilità di votare a distanza, magari in forma digitale. Il Segretario di Stato ha condiviso il riferimento del gruppo di lavoro istituito dal Governo; premettendo come sia utile conoscere gli esiti della sperimentazione avviata in Italia. Non percorribile al momento l'utilizzo di dispositivi mobili quali smartphone e tablet, vista l'assenza di adeguate garanzie. Poi una strada “intermedia”: l'utilizzo di “totem”, appositi dispositivi in grado di guidare l'elettore nel percorso del voto. Quanto alla location si ipotizzano sedi istituzionali estere; alla presenza di scrutatori e presidenti, per assicurare la correttezza delle operazioni. L'alternativa – sempre in luoghi quali i consolati - è il voto “tradizionale”: in questa fase l'opzione più opportuna, ad avviso del Segretario Tonnini. Il Presidente della Consulta ha dal canto suo ricordato come in passato una tale possibilità fosse già stata prevista da una legge sammarinese, ma “durò un anno”. Parallela alle analisi tecniche la valutazione politica sull'identificazione del cosiddetto “seggio estero”; vista l'incidenza sulla composizione del Consiglio Grande e Generale. Opportuno, ad avviso di Tonnini, aprire finalmente un ragionamento su questo tema.
Nel servizio l'intervista ad Elena Tonnini, Segretario di Stato agli Interni