Dopo l'unanimità su linee d'azione, l'Aula guarda all'aspetto sanitario. Qualcosa non ha funzionato, la maggioranza non lo nega, ma l'ospedale ha retto, nessuno nel mondo era pronto. Per Marica Montemaggi il primo errore del governo è stato relegare l'opposizione a ruolo di spettatore. “Avrebbe dovuto chiudere tutto subito e fare un'indagine epidemiologica. Nelle fabbriche rimaste aperte - attacca Michele Muratori – scorrazzavano asintomatici”.
Grande l'attenzione alla scuola, con Mirko Dolcini che chiede soluzioni per riportare in classe i bambini quanto prima. “Facciamolo solo nella massima sicurezza nelle aule e sui trasporti” invita Mariella Mularoni. Quando e come ripartire? La ripresa sarà graduale, spiega Andrea Belluzzi, che chiarisce: mai detto che si tornerà a scuola a maggio. “In Autunno dovremo ancora convivere con questa situazione. Vanno trovate più opzioni per tenere viva la scuola”. Una sfida difficile, ma “il corpo docenti- dice Daniela Giannoni - ha dimostrato di essere pronto al cambiamento”.
In tempi di Coronavirus il pensiero va a chi ci ha lasciato e a chi combatte in prima linea. La Reggenza annuncia proposte per commemorare chi ha perso la vita e per rendere omaggio a chi ha difeso la salute dei cittadini. “Ci sono pochi medici ed infermieri, non possiamo permetterci di perderli”, dice Miriam Farinelli, che invita a stabilizzare tutti i precari. Fa poi riferimento alle dimissioni del primario di pediatria Nicola Romeo, dal primo giugno non più in ospedale “senza che nessuno abbia avuto la cortesia di informarsi sui motivi”. Iro Belluzzi – da sanitario - non nasconde l'imbarazzo: “alcune cose non hanno funzionato”. La relazione mette San Marino all'avanguardia, “ma a quelle valutazioni – spiega - non sono seguiti protocolli per contenere i danni. C'erano casi sospetti rientrati immediatamente al lavoro nell'Iss senza essere sottoposti a tampone”.
Il Covid non è solo sanitario, ricorda il Segretario al Turismo Federico Pedini Amati. Guardando agli incassi legati alla Smac, le perdite a marzo sono state del 34% nel commercio e del 62% in Centro Storico. “Non ci possiamo permettere che famiglie incassino zero, non bastano gli sgravi” e annuncia un nuovo decreto, chiedendo di accelerare nelle risposte. Il rallentamento nella pa ha portato ad un risparmio totale di circa 2 milioni e 160.000 euro, impiegati – dice il Segretario agli Interni Elena Tonnini – per l'Iss. Il dibattito va avanti, poi dovranno essere ratificati i decreti emanati dal Governo per far fronte all'emergenza.