Non sarà un liberi tutti: il ritorno ad una pseudo normalità verrà scandito da date precise. E' questa la filosofia del nuovo decreto, valido fino al primo maggio. Le restrizioni attualmente in vigore verranno quindi allentate in maniera graduale, sempre nel rispetto delle regole anti-covid, mantenendo cioè divieto di assembramento e mascherina obbligatoria.
La prima a ripartire sarà la scuola, da lunedì al 100% in presenza. Le mense riapriranno il 12 aprile e, sempre in quella data, bar e ristoranti potranno tornare accessibili anche la sera, con queste modalità: dal 12 al 18 con chiusura alle 21.30; dal 19 al 25 aprile alle 23 mentre, dal 26, potranno rimanere aperti senza limitazioni di orario.
I Centri Commerciali da lunedì 12 riapriranno anche nei fine settimana, con l'obbligo di ingresso di 4 utenti per ogni addetto alle vendite.
Fissate anche le date del coprifuoco che verrà abolito dal 26 aprile: da domani fino al 18 scatterà alle 22 mentre nei giorni successivi fino a mezzanotte.
Da domenica 18 apriranno di nuovo i mercati e dal 19 riprenderanno, anche per gli under 14, le attività sportive e di danza sia in luoghi pubblici che privati. Restano invece sospese le discipline da contatto e sport collettivi, eccezion fatta per gli atleti di interesse nazionale impegnati nel campionato interno o in competizioni esterne.
Dal 26 riaprono anche cinema e teatri mentre parchi, piazze e musei saranno accessibili da lunedì 12. Ogni valutazione si basa su una serie di considerazioni, a partire da contagi e guarigioni, oltre ai numeri di una campagna vaccinale che sta proseguendo a pieno ritmo. Resta ferma la volontà di proteggere l'ospedale, ancora sotto pressione, ma si guarda anche ad un graduale ritorno alla tanto agognata quotidianità, anche se la vita – come è logico – non tornerà come prima. Almeno per un po'.
Nel servizio l'intervista al Segretario al Lavoro e allo sport Teodoro Lonfernini
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