Ancora reazioni alla presa di posizione degli Eps contro la politica economica del governo e la ventilata uscita dall’esecutivo, ma non dalla maggioranza. Arengo e Libertà rinvia ogni commento a lunedì, quando si riunirà l’esecutivo del Patto. Arrivano invece commenti da parte dell’opposizione. Alessandro Rossi di Sinistra Unita non auspica una nuova stagione di instabilità, ma si associa alle critiche degli Eps sulla gestione del sistema economico. "L’auspicio - conclude - è che la maggioranza cambi atteggiamento e affronti le emergenze, come quella di Banca Centrale".
Per Simone Celli del Psrs "con la posizione degli Eps i nodi vengono al pettine ed emerge il malumore interno alla maggioranza. La situazione è molto critica e cade in un momento delicato, con il governo che ha intrapreso la strada della conflittualità con Banca Centrale, una delle istituzioni più importante del paese".
Per il segretario del Psd, Gerardo Giovagnoli, "la posizione dell’opposizione contro il segretario alle finanza trova riscontri nella maggioranza. Da tempo sosteniamo - dice - la necessità di una condivisione maggiore su temi quali il rapporto con l’Italia, il progetto economico e le relazioni internazionali. Invece di rispondere, il governo ha sempre eretto un muro e, nel contempo, ha innescato un conflitto con Banca Centrale, un organismo che invece dovrebbe godere di una certa autonomia". "Assistiamo all’irreversibile collasso di questa maggioranza - commenta Giovanni Lonfernini dei DdC - e oggi non siamo di fronte ad un governo allo sbando, ma ad una vera e propria assenza di Governo della cosa pubblica. La vicenda di Banca Centrale - prosegue - è una conferma e i cittadini, di fronte a fatti gravi come questi, si sono fatti una idea chiara della gravità della situazione".
Myriam Simoncini
Per Simone Celli del Psrs "con la posizione degli Eps i nodi vengono al pettine ed emerge il malumore interno alla maggioranza. La situazione è molto critica e cade in un momento delicato, con il governo che ha intrapreso la strada della conflittualità con Banca Centrale, una delle istituzioni più importante del paese".
Per il segretario del Psd, Gerardo Giovagnoli, "la posizione dell’opposizione contro il segretario alle finanza trova riscontri nella maggioranza. Da tempo sosteniamo - dice - la necessità di una condivisione maggiore su temi quali il rapporto con l’Italia, il progetto economico e le relazioni internazionali. Invece di rispondere, il governo ha sempre eretto un muro e, nel contempo, ha innescato un conflitto con Banca Centrale, un organismo che invece dovrebbe godere di una certa autonomia". "Assistiamo all’irreversibile collasso di questa maggioranza - commenta Giovanni Lonfernini dei DdC - e oggi non siamo di fronte ad un governo allo sbando, ma ad una vera e propria assenza di Governo della cosa pubblica. La vicenda di Banca Centrale - prosegue - è una conferma e i cittadini, di fronte a fatti gravi come questi, si sono fatti una idea chiara della gravità della situazione".
Myriam Simoncini
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