Vogliamo rispondere per punti a quanto espresso dal sig. Moretti in modo tale che non possano esservi fraintendimenti di sorta.
Primo punto: non ci sembra di avere mai messo in dubbio le abilità e l’esperienza del sig. Moretti nell’organizzare iniziative. La sua competenza in questo settore gliela riconosciamo.
Ciò che mettiamo in discussione sono i contributi che vengono erogati a senso unico dalle varie Segreterie, nonostante ci siano altri soggetti ed associazioni che hanno la passione e le capacità di organizzare eventi come i suoi.
Perché non è affatto vero che non sono presenti persone che hanno voglia di mettersi in gioco e provare a costruire iniziative che possano avere un ricaduta positiva per il nostro territorio ma, semplicemente, non gli viene dato il sostegno, soprattutto economico, per portare avanti questa passione che a qualcun altro viene dato.
Secondo punto: quando viene organizzato un evento è lo stesso organizzatore a doversi accollare i rischi; ci sembra più che ovvio. Il contributo dello Stato serve a riconoscere, a colui che organizza l’iniziativa, che la stessa genera un tornaconto positivo per il proprio territorio e per l’indotto che ne consegue.
Terzo punto: noi porteremo avanti con forza la nostra proposta di legge, condivisa il più possibile con il mondo associativo che a noi pare molto attivo e di qualità, per istituire un bando avente cadenza annuale con lo scopo di raccogliere progetti per l’organizzazione di eventi e manifestazioni aventi carattere turistico e culturale, che necessitano di finanziamenti per la loro preparazione.
Prevederemo l’obbligo di tenuta di una contabilità analitica delle spese sostenute per la realizzazione del progetto da parte dell’organizzatore e dati certi sull’andamento dell’evento.
Il tutto sempre e tassativamente online in modo tale che sia consultabile da ogni cittadino affinché le decisioni intraprese sull’attribuzione del contributo a favore di una determinata iniziativa o progetto, piuttosto che un altro, sia motivata in maniera trasparente da una Commissione composta dagli uffici competenti e da un presidente di elevata esperienza nel campo turistico, dell’arte e della cultura.
Pensiamo che sia necessario lavorare in modo trasparente in questo settore e mettere sullo stesso piano, tutti i soggetti ed enti che hanno voglia di fare e che possiedono passione. Questo consentirà di ridurre al minimo l’evidente discrezionalità politica che c’è dietro ai contributi erogati per gli eventi e permetterà una sana competitività con risvolti positivi sia in termini di qualità che di risparmio per lo Stato. Noi proviamo a cambiare il paese e crediamo in tutte le persone che si impegnano e si mettono in gioco. Lo Stato deve poter valutare anche i progetti di soggetti che, nonostante non abbiano esperienza ventennale, abbiano proposte interessanti e forse, maggiormente slegate da logiche imprenditoriali. Il cambiamento è iniziato.
Comunicato stampa
>> 02/08/2013 - Eventi: la diatriba tra Moretti e Civico 10 - CLICCA QUI
>> 02/08/2013 - Civico 10: eventi in Repubblica, fondi pubblici stanziati ad un unico soggetto - CLICCA QUI
Primo punto: non ci sembra di avere mai messo in dubbio le abilità e l’esperienza del sig. Moretti nell’organizzare iniziative. La sua competenza in questo settore gliela riconosciamo.
Ciò che mettiamo in discussione sono i contributi che vengono erogati a senso unico dalle varie Segreterie, nonostante ci siano altri soggetti ed associazioni che hanno la passione e le capacità di organizzare eventi come i suoi.
Perché non è affatto vero che non sono presenti persone che hanno voglia di mettersi in gioco e provare a costruire iniziative che possano avere un ricaduta positiva per il nostro territorio ma, semplicemente, non gli viene dato il sostegno, soprattutto economico, per portare avanti questa passione che a qualcun altro viene dato.
Secondo punto: quando viene organizzato un evento è lo stesso organizzatore a doversi accollare i rischi; ci sembra più che ovvio. Il contributo dello Stato serve a riconoscere, a colui che organizza l’iniziativa, che la stessa genera un tornaconto positivo per il proprio territorio e per l’indotto che ne consegue.
Terzo punto: noi porteremo avanti con forza la nostra proposta di legge, condivisa il più possibile con il mondo associativo che a noi pare molto attivo e di qualità, per istituire un bando avente cadenza annuale con lo scopo di raccogliere progetti per l’organizzazione di eventi e manifestazioni aventi carattere turistico e culturale, che necessitano di finanziamenti per la loro preparazione.
Prevederemo l’obbligo di tenuta di una contabilità analitica delle spese sostenute per la realizzazione del progetto da parte dell’organizzatore e dati certi sull’andamento dell’evento.
Il tutto sempre e tassativamente online in modo tale che sia consultabile da ogni cittadino affinché le decisioni intraprese sull’attribuzione del contributo a favore di una determinata iniziativa o progetto, piuttosto che un altro, sia motivata in maniera trasparente da una Commissione composta dagli uffici competenti e da un presidente di elevata esperienza nel campo turistico, dell’arte e della cultura.
Pensiamo che sia necessario lavorare in modo trasparente in questo settore e mettere sullo stesso piano, tutti i soggetti ed enti che hanno voglia di fare e che possiedono passione. Questo consentirà di ridurre al minimo l’evidente discrezionalità politica che c’è dietro ai contributi erogati per gli eventi e permetterà una sana competitività con risvolti positivi sia in termini di qualità che di risparmio per lo Stato. Noi proviamo a cambiare il paese e crediamo in tutte le persone che si impegnano e si mettono in gioco. Lo Stato deve poter valutare anche i progetti di soggetti che, nonostante non abbiano esperienza ventennale, abbiano proposte interessanti e forse, maggiormente slegate da logiche imprenditoriali. Il cambiamento è iniziato.
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