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Ex opposizioni e nuovi movimenti attaccano: "Il Congresso emana delibere che non rientrano nell'ordinaria amministrazione"

3 dic 2019

Delibere: alcune dal sapore clientelare; molte incidono su capitoli di spesa importanti; altre trattano argomenti, nomine e decisioni di carattere strettamente politico”. Le ex opposizioni insieme ai nuovi movimenti puntano il dito sul Governo in carica per essere venuto meno da una parte agli impegni presi – dicono – e dall'altra per agire contro legge nonostante sia in ordinaria amministrazione.

“Da quando è caduto il Governo – spiega Alessandro Mancini (Noi per la Repubblica) - si era condiviso con il Segretario agli Interni di visionare in maniera preliminare le delibere, trovare un accordo ove possibile, oppure, in assenza, di rimandare gli atti al futuro Governo. Oggi questo metodo non ha portato i risultati auspicati”. Roberto Ciavatta (Rete) le elenca: 76mila euro ad Algenia srl per il progetto San Marino Bio; la proroga di Gualtieri alla Direzione Generale Iss; un pdl sulla riqualificazione dei centri storici; il bando di concorso per due posti da maresciallo e 8 da brigadiere; proroga stage formativi per tre stagisti; bando pubblico per la dirigenza dell'ufficio attività di controllo; concessione temporanea a Wind; uso frequenze 5G alla Tim. Per non parlare – aggiunge - della delibera votata a maggioranza, con cui il Congresso ha stabilito che lo Stato paghi l'avvocato a dei giudici per denunciare la Reggenza per conflitto di attribuzioni”. “E' inaccettabile, elargire contribuzioni, incarichi e bandi per tentare di avere un qualche ritorno in termini elettorali. Non si può usare – tuona - lo Stato come un bancomat”. Stefano Canti (Pdcs) torna sull'incarico di Gualtieri: “una proroga – dice - che andava evitata alla luce della gestione fallimentare dell'Iss”. Per Tony Margiotta (Elego), “il Governo conferma così l'atteggiamento autoritario e soprattutto di arroganza tenuto in questa legislatura”. Secondo Matteo Zeppa (Rete), “ci troviamo di fronte all'ennesima riunione del Congresso su atti che evidenziano la prevaricazione e la non rettitudine anche nel rispetto della legge”. Si sofferma sulla delibera relativa all'emissione del bando per i posti in Gendarmeria Fabio Righi (Domani Motus Liberi) e ne contesta la mancanza del carattere d'urgenza: delibera “non giustificabile dall'esigenza di sicurezza territorio – fa notare - ma che si basa su ragioni semplicemente di riqualificazione delle carriere interne”. Federico Pedini Amati (Noi per la Repubblica) si augura che il Governo futuro le annulli e prenda provvedimenti verso coloro che hanno agito contro legge”. “Sono da considerarsi a tutti gli effetti degli atti amministrativi – conclude Mirko Dolcini (Domani Motus Liberi)e come tali vanno ad incidere sulla sfera giuridica delle persone e possono essere oggetto di ricorso amministrativo. Quindi o lo Stato ragiona in autotutela e quindi interviene e corregge da sé gli errori che ha provocato oppure ci potrebbero essere dei ricorsi che possono comportare anche dei risarcimenti per danni. Quindi, in sintesi, è una scandalosa vergogna”. 


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