Democratici e socialisti, insieme, per tornare ad essere orgogliosi di essere sammarinesi, per recuperare il tempo perduto in una delle crisi più gravi che la Repubblica abbia affrontato per dire che lo sfruttamento del territorio e della sovranità non deve più essere perpetrato. Parole di Giuseppe Morganti, segretario del Partito dei Democratici, di fronte al popolo della sinistra sammarinese, alla serata finale della festa organizzata da Pss e Pdd, nella ricorrenza della caduta del fascismo a San Marino. Il sistema paese, per Morganti, va ridisegnato dopo anni di gestione del potere spregiudicata, in cui il buon senso è stato schiacciato dall’arroganza. Con riflessi che si sono avvertiti anche nella vita privata, dei singoli. Per il segretario dei Democratici occorre cambiare le relazioni con l’estero e in questa prospettiva il segretario del Pdd propone un avvicinamento veloce all’Unione Europea con la richiesta di pre-adesione. Ad un analisi critica del passato Morganti affianca un bilancio positivo, sull’ultimo periodo, caratterizzato dal governo straordinario. A partire dalla riforma dell’ordinamento giudiziario e dalle riforme che sono in fase di definizione: da quella dei poteri del Congresso di Stato a quella elettorale per consentire agli elettori di esprimere la preferenza per una coalizione. Tutte iniziative che per Morganti consentiranno il passaggio ad una nuova Repubblica. Il Segretario del Partito Socialista Sammarinese Mauro Chiaruzzi ribadisce la volontà di unire Pss e Pdd per far nascere un soggetto politico propositivo, non contro qualcuno. L’altro impegno prioritario – precisa – è quello di partecipare con lealtà al Governo straordinario. Per quel che riguarda l’unificazione, nessuna fretta, ma ragionamento e buon senso, senza paletti o divieti nei confronti di nessuno. Le basi concrete dell’organizzazione della nuova forza politica – conferma Chiaruzzi – verranno gettate nella conferenza organizzativa del prossimo autunno. Poi l’analisi politica e quindi la critica netta ad alcuni partiti di opposizione - bollati come urlatori - ed accusati di praticare la strategia della confusione. In particolare Chiaruzzi attacca coloro che sono stati eletti coi voti del Pss e poi hanno dato vita a nuove forze politiche. Per il futuro, il segretario del garofano si è preso un impegno solenne: la cosa pubblica verrà gestita in maniera, trasparente, pulita, leale. Un nuovo soggetto unito e riformista della sinistra servirà – sostiene Chiaruzzi - anche per uscire dalla logica che ha governato fino ad ora e cioè quella di un partito di sostegno. Tre le parole chiave che, secondo il segretario del Partito Socialista, devono ispirare l’azione futura: la libertà, i diritti, la persona.
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