Giancarlo Venturini chiude la Festa dell'Amicizia con un duro attacco a maggioranza e Governo. 35 minuti in cui tocca temi su cui si è inasprito lo scontro, come scuola, sanità, pensioni, giustizia. Non fa sconti e parla di “scelte sconsiderate, incoerenza, improvvisazione, gestione autoritaria del Paese, con chiari segni di deficit di democrazia”.
Si sofferma sul sistema bancario, “su gravi decisioni che incideranno anche sulle prossime generazioni”. Punta il dito sull'assenza di confronto e invita a “riappropriarsi dell'identità e sovranità smettendo di delegare scelte vitali solo ai forensi pensando che abbiano la ricetta magica”. San Marino – avverte - non può più sopportare nuovi salti nel buio, ha già pagato a caro prezzo l’improvvisazione e la mancanza di esperienza nel gestire le complesse problematiche che il Paese dovrà affrontare.
Ritiene quindi fondamentale il coinvolgimento di tutte le parti sociali, soprattutto in ambito previdenziale. “La riforma pensionistica non può ridursi a tagli ma va inserita in un quadro più ampio, da un lato destinando risorse pubbliche a sostegno dello stato sociale e dall'altro operando per allargare la base imponibile che sostiene con la propria contribuzione i fondi pensionistici”. La 45 esima Festa dell'Amicizia va in archivio con un bilancio positivo. Buoni i numeri, “circa 10.000 persone nelle tre serate” – racconta il Segretario, che ringrazia tutti e punta i fari sulla conferenza programmatica – in autunno - rivolta non solo agli aderenti ma a tutte le componenti della società civile.
“Confronto che proseguirà con le forze politiche, ricercando tutte le possibili convergenze sulle proposte avanzate e le possibili alleanze per realizzarle”. Tornano infine le critiche ad una legge elettorale che “ha mostrato – dice - tutti i suoi limiti”. La parola passa ai cittadini. La Dc prepara il referendum. “Sono oggi in Parlamento consiglieri con una ventina di preferenze a fronte di altri lasciati a casa con 170 voti. Questa carenza di rappresentatività va colmata”.
Nel servizio l'intervista al Segretario Pdcs Giancarlo Venturini
MF
L'intervento integrale di Giancarlo Venturini
Comunicato stampa PDCS
Si sofferma sul sistema bancario, “su gravi decisioni che incideranno anche sulle prossime generazioni”. Punta il dito sull'assenza di confronto e invita a “riappropriarsi dell'identità e sovranità smettendo di delegare scelte vitali solo ai forensi pensando che abbiano la ricetta magica”. San Marino – avverte - non può più sopportare nuovi salti nel buio, ha già pagato a caro prezzo l’improvvisazione e la mancanza di esperienza nel gestire le complesse problematiche che il Paese dovrà affrontare.
Ritiene quindi fondamentale il coinvolgimento di tutte le parti sociali, soprattutto in ambito previdenziale. “La riforma pensionistica non può ridursi a tagli ma va inserita in un quadro più ampio, da un lato destinando risorse pubbliche a sostegno dello stato sociale e dall'altro operando per allargare la base imponibile che sostiene con la propria contribuzione i fondi pensionistici”. La 45 esima Festa dell'Amicizia va in archivio con un bilancio positivo. Buoni i numeri, “circa 10.000 persone nelle tre serate” – racconta il Segretario, che ringrazia tutti e punta i fari sulla conferenza programmatica – in autunno - rivolta non solo agli aderenti ma a tutte le componenti della società civile.
“Confronto che proseguirà con le forze politiche, ricercando tutte le possibili convergenze sulle proposte avanzate e le possibili alleanze per realizzarle”. Tornano infine le critiche ad una legge elettorale che “ha mostrato – dice - tutti i suoi limiti”. La parola passa ai cittadini. La Dc prepara il referendum. “Sono oggi in Parlamento consiglieri con una ventina di preferenze a fronte di altri lasciati a casa con 170 voti. Questa carenza di rappresentatività va colmata”.
Nel servizio l'intervista al Segretario Pdcs Giancarlo Venturini
MF
L'intervento integrale di Giancarlo Venturini
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