Non hanno peli sulla lingua e si ritrovano nella stessa serata, Giovani democristiani, socialisti democratici, alternativa giovanile, Noi giovani sammarinesi. Con loro l’ Usl e le associazioni Timbro, Don Chisciotte e Sottomarino. Parlano di futuro, difficoltà occupazionali, formazione, voglia di cambiare un sistema che sta finendo. E così scopri che un tentativo da parte di tutti di fare qualcosa è già avvenuto. Un incontro – lontano dai riflettori - per trovare convergenze, lavorare ad una legge di iniziativa popolare che modificasse il referendum. Un tentativo fallito, per le reciproche resistenze e preconcetti. “ i giovani non sono pronti per aggregarsi” sembra emergere dal dibattito. Eppure hanno in comune diversi punti di vista, sono d’ accordo sulla necessità di maggiore formazione, di combattere le storture di un sistema che non gli appartiene e dal quale prendono le distanze. Concordi nel ribadire che il cambiamento deve partire proprio dal loro. Così come non mancano valutazioni sul decreto Mussoni, per alcuni viatico dell’ ingresso nel mondo del lavoro, per altri un passo indietro dopo anni di conquiste. Non mancano le esperienze sul campo, di chi , giovane imprenditore, deve combattere contro la carenza di leggi o le difficoltà burocratiche, spesso legate a incompetenza. “se mettete in un vaso le vostre idee – suggerisce il pubblico – scoprirete che sono le stesse 9 su 10”.
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