Dopo le consultazioni delle settimane scorse con le categorie economiche e sociali e gli ordini professionali, la manovra economica del governo, che dovrà segnare la politica finanziaria del prossimo anno e di quelli a venire fino al 2009, si appresta a vivere il suo confronto parlamentare. Sarà tra i primi punti all’ordine del giorno dell’assemblea consiliare, subito dopo la variazione, in seconda lettura, del bilancio 2006, l’assestamento al documento di previsione economica dello Stato.
Ottimista il segretario di Stato alle Finanze e Bilancio, Stefano Macina, che già nei primi incontri aveva garantito la presentazione in aula entro il 20 novembre. "Il documento traccia le linee guida in diversi settori e apre ad una nuova fase, quella degli investimenti. La volontà – ha spiegato Macina – è quella di liberare risorse dalla spesa corrente dello Stato per destinarle alle infrastrutture ed agli investimenti in generale". Attenti i sindacati, che hanno già indicato i loro punti prioritari perché la finanziaria assicuri non solo giustizia ed equilibrio sociale, ma anche la crescita economica e sociale del Paese. Un traguardo per il quale le organizzazioni dei lavoratori chiedono a gran voce l’affermazione del metodo della concertazione. Illustrato all’assemblea parlamentare il corposo documento economico, toccherà alla seconda lettura registrare gli approfondimenti, le richieste di chiarimento, la presentazione di emendamenti e correzioni, per arrivare al voto finale della manovra nella seduta di dicembre.
Ottimista il segretario di Stato alle Finanze e Bilancio, Stefano Macina, che già nei primi incontri aveva garantito la presentazione in aula entro il 20 novembre. "Il documento traccia le linee guida in diversi settori e apre ad una nuova fase, quella degli investimenti. La volontà – ha spiegato Macina – è quella di liberare risorse dalla spesa corrente dello Stato per destinarle alle infrastrutture ed agli investimenti in generale". Attenti i sindacati, che hanno già indicato i loro punti prioritari perché la finanziaria assicuri non solo giustizia ed equilibrio sociale, ma anche la crescita economica e sociale del Paese. Un traguardo per il quale le organizzazioni dei lavoratori chiedono a gran voce l’affermazione del metodo della concertazione. Illustrato all’assemblea parlamentare il corposo documento economico, toccherà alla seconda lettura registrare gli approfondimenti, le richieste di chiarimento, la presentazione di emendamenti e correzioni, per arrivare al voto finale della manovra nella seduta di dicembre.
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