La finanziaria non rappresenterà un nodo da sciogliere per il nuovo esecutivo che si appresta ad insediarsi. Lunedì le tre forze che si apprestano a dare vita al nuovo governo si sono riunite attorno al tavolo. Le condizioni per ritrovare un punto di convergenza ci sono e sono emerse nell’ultima riunione prima delle dimissioni del governo in aula consigliare, anche se le parti allo stesso tavolo si sono aggiornate ad una nuovo incontro. Soddisfatti dell’esito del colloquio gli esponenti della DC, del Partito Socialista e del Partito dei Democratici. Più fredda Rifondazione Comunista che è tornata al tavolo della trattativa dopo averlo temporaneamente abbandonato il 21 novembre scorso. Non è soddisfatto il Segretario, Ivan Foschi. “Abbiamo presentato – dichiara - le nostre richieste di cambiamento ma non abbiamo registrato una accoglienza entusiastica. Non sono arrivate le risposte che ci aspettavamo, soprattutto sul fronte della tutela delle fasce più deboli e le categorie meno abbienti. Ci pare – aggiunge - manchi il coraggio per fare scelte significative. A mio parere –conclude Foschi - non c’è alcun margine per nessun tipo d’intesa.
Riproduzione riservata ©