Dopo Stefano Macina, anche il Segretario di Stato agli esteri Fiorenzo Stolfi interviene sulla questione dei controlli della Guardia di Finanza in prossimità del confine di Dogana, a partire da settembre. “Le amministrazioni italiane – afferma Stolfi – non possono considerare San Marino come una estensione del territorio italiano. Inoltre – aggiunge – per discutere le nuove normative emanate dall’Unione Europea, devono usare i canali della diplomazia e degli accordi tra stati”. Stolfi - sul tema delle normative UE che scatteranno a settembre - conferma il confronto in atto con il ministero italiano del tesoro.
Interpellato da San Marino Rtv, il Tenente Colonnello della polizia tributaria di Rimini Gianfranco Lucignano, afferma che la presenza di una unità mobile della Guardia di Finanza nei pressi del confine di San Marino, agevolerebbe la dichiarazione valutaria per trasferimenti superiori ai 10mila euro. Dichiarazione che altrimenti dovrebbe essere inoltrata all’agenzia delle dogane. L’obbligo di denunciare trasferimenti in valuta superiori ai 10mila euro discende dall’articolo 15 della legge italiana 25 febbraio 2008 n° 34 e dal regolamento comunitario 1889/2005. “Le modalità di applicazione – spiega il Colonnello Lucignano – saranno determinate da un decreto legislativo. Ma in una situazione analoga come quella del valico di ponte Chiasso in Svizzera - afferma l’Ufficiale - certe misure, come l’ispezione fiscale e la perquisizione prima di oltrepassare il confine, fanno già parte delle prassi operative”. “Per ragioni di economicità – prosegue Lucignano – sono 3 anni che non facciamo ispezioni fiscali prima del confine di San Marino anche perché non c’è alcuna norma che vieta l’esportazione di contanti verso la Repubblica del Titano. Da settembre le cose cambieranno. Chi verrà trovato in possesso di più di 10mila euro, senza dichiarazione valutaria, verrà sanzionato. La sanzione sarà il sequestro del 30% della somma”.
Interpellato da San Marino Rtv, il Tenente Colonnello della polizia tributaria di Rimini Gianfranco Lucignano, afferma che la presenza di una unità mobile della Guardia di Finanza nei pressi del confine di San Marino, agevolerebbe la dichiarazione valutaria per trasferimenti superiori ai 10mila euro. Dichiarazione che altrimenti dovrebbe essere inoltrata all’agenzia delle dogane. L’obbligo di denunciare trasferimenti in valuta superiori ai 10mila euro discende dall’articolo 15 della legge italiana 25 febbraio 2008 n° 34 e dal regolamento comunitario 1889/2005. “Le modalità di applicazione – spiega il Colonnello Lucignano – saranno determinate da un decreto legislativo. Ma in una situazione analoga come quella del valico di ponte Chiasso in Svizzera - afferma l’Ufficiale - certe misure, come l’ispezione fiscale e la perquisizione prima di oltrepassare il confine, fanno già parte delle prassi operative”. “Per ragioni di economicità – prosegue Lucignano – sono 3 anni che non facciamo ispezioni fiscali prima del confine di San Marino anche perché non c’è alcuna norma che vieta l’esportazione di contanti verso la Repubblica del Titano. Da settembre le cose cambieranno. Chi verrà trovato in possesso di più di 10mila euro, senza dichiarazione valutaria, verrà sanzionato. La sanzione sarà il sequestro del 30% della somma”.
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