I due partiti della maggioranza danno atto del lavoro svolto da Berardi, per il resto visioni diverse sul rinvio della firma all'accordo di cooperazione con l'Italia. Un fatto sicuramente positivo per il segretario del Partito Democratico Cristiano: 'Se la visita fosse stata annullata – dice Pier Marino Menicucci - era sicuramente una cosa diversa, ma questa soluzione permetterà al governo e alla maggioranza di modificare l’articolo 1. Cosi come scritto non era soddisfacente né per la DC, né per il mondo dell’impresa e delle banche, settori importantissimi e vitali per San Marino. La nota verbale, nella sostanza, migliorava sensibilmente i termini dell’accordo, e in questo senso il segretario Fabio Berardi per la Dc ha lavorato molto bene. Lo ringrazio – ammette Menicucci - perché ha capito che bisognava portare delle modifiche, ma una nota rispetto a un accordo sottoposto a ratifica è cosa oggettivamente diversa. Ora riprenderemo in mano la situazione e ragioneremo sull’articolo 1, perché sia soddisfacente per la Repubblica. Credo in ultima analisi – conclude il segretario Dc - che il governo debba prendere in mano la situazione e, in questo, affiancare il lavoro dei tecnici. La figura fatta a Roma non è stata delle migliori – per il presidente dei Socialisti e Democratici – vedremo di proseguire il cammino per rimettere la trattativa nei giusti binari'.
'Già 2 anni fa avevamo denunciato le incongruenze dell’articolo in questione. Se si era giunti alla firma – prosegue Giuseppe Morganti - significa che l’accordo era stato parafato, cioè aveva avuto la ratifica di deliberazione da parte del governo e della maggioranza. Bisogna stare attenti a cambiare le cose all’ultimo minuto: il lavoro svolto da Berardi è stato portato avanti in maniera seria e la nota integrativa concordata con le autorità italiane dava l’esatta interpretazione dell’articolo. Purtroppo si e’ aperto un fronte politico interno: un ripensamento sul quale la Farnesina ha preferito non interferire. Ora rimane aperta la strada, ma non sarà un lavoro di 2 giorni'.
'Già 2 anni fa avevamo denunciato le incongruenze dell’articolo in questione. Se si era giunti alla firma – prosegue Giuseppe Morganti - significa che l’accordo era stato parafato, cioè aveva avuto la ratifica di deliberazione da parte del governo e della maggioranza. Bisogna stare attenti a cambiare le cose all’ultimo minuto: il lavoro svolto da Berardi è stato portato avanti in maniera seria e la nota integrativa concordata con le autorità italiane dava l’esatta interpretazione dell’articolo. Purtroppo si e’ aperto un fronte politico interno: un ripensamento sul quale la Farnesina ha preferito non interferire. Ora rimane aperta la strada, ma non sarà un lavoro di 2 giorni'.
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