Si riaccendono i riflettori sui fondi pensione. Se n'è parlato ieri, anche se marginalmente, in un incontro sulle banche a cui hanno partecipato governo, parti sociali, categorie economiche e il Direttore di Bcsm Lorenzo Savorelli. Questa mattina in consiglio di previdenza chi ieri non era presente ha giudicato poco corretto non coinvolgere tutti. È vero che si parlava di banche, ma i fondi pensione sono legati a filo doppio al sistema ed era difficile non affrontare la questione. “Il consiglio di previdenza - rileva David Rosei, rappresentante dell'Usl – si aspettava un colloquio con Banca Centrale.” Si avvicinano infatti le prime scadenze: a fine luglio si dovrà decidere sull'allocazione dei fondi in due banche. Si parla di oltre 30 milioni di euro. Ad ottobre ce ne saranno altre. Cifre importanti che se sottratte agli istituti ne metterebbero a rischio la liquidità. Dato che l'obiettivo principale rimane la garanzia dei fondi, si sta valutando di mantenerli nelle banche non come liquidità ma come forme di investimento. In questo senso si ipotizza il conto pronto termine che offre un grado di affidabilità superiore rispetto ai certificati di deposito. A questo punto, come da prassi, le banche presenteranno le loro proposte che verranno valutate dal consiglio. “Ci sono esigenze di tutela e di redditività” – spiega Rosei.
“Aspettiamo risposte anche sui 31 milioni in Asset – aggiunge Riccardo Stefanelli. Il decreto è stato ratificato ma dà solo garanzie formali, non sostanziali”. Il Segretario della Cdls si augura che il prossimo incontro che si terrà a breve sia più concreto nei contenuti. “Chiediamo la messa in sicurezza degli investimenti attraverso il principio della separazione patrimoniale sui fondi pensione”, gli fa eco Giuliano Tamagnini. Nel frattempo la Csu va avanti con il ciclo di assemblee zonali. “Stiamo informando i lavoratori sulle difficoltà del paese – spiega il segretario della Csdl. Si avanzano proposte e si attendono risposte: “finché ci verrà data la possibilità e fino a quando lo riterremo produttivo rimarremo al tavolo”. Su un punto i sindacati concordano: ciò che può fare la differenza è la condivisione dei problemi. “Non possiamo ricevere le notizie con il contagocce- afferma Rosei. Si riferisce anche ai risultati dell'aqr. La fotografia che ha Bcsm dobbiamo averla anche noi, per fare le scelte migliori.”L'auspicio del Segretario alla sanità Franco Santi è che si possa mantenere un terreno di confronto e dialogo tra Consiglio di Previdenza, istituti bancari, governo e Bcsm per tutelare al meglio il sistema e garantire una fase di transizione il più possibile serena. Spera quindi nella collaborazione e condivisione sulle scelte strategiche che dovranno essere messe in campo nel mondo bancario e nella gestione dei fondi pensione, tematiche -ricorda – fortemente interconnesse”.
MF
“Aspettiamo risposte anche sui 31 milioni in Asset – aggiunge Riccardo Stefanelli. Il decreto è stato ratificato ma dà solo garanzie formali, non sostanziali”. Il Segretario della Cdls si augura che il prossimo incontro che si terrà a breve sia più concreto nei contenuti. “Chiediamo la messa in sicurezza degli investimenti attraverso il principio della separazione patrimoniale sui fondi pensione”, gli fa eco Giuliano Tamagnini. Nel frattempo la Csu va avanti con il ciclo di assemblee zonali. “Stiamo informando i lavoratori sulle difficoltà del paese – spiega il segretario della Csdl. Si avanzano proposte e si attendono risposte: “finché ci verrà data la possibilità e fino a quando lo riterremo produttivo rimarremo al tavolo”. Su un punto i sindacati concordano: ciò che può fare la differenza è la condivisione dei problemi. “Non possiamo ricevere le notizie con il contagocce- afferma Rosei. Si riferisce anche ai risultati dell'aqr. La fotografia che ha Bcsm dobbiamo averla anche noi, per fare le scelte migliori.”L'auspicio del Segretario alla sanità Franco Santi è che si possa mantenere un terreno di confronto e dialogo tra Consiglio di Previdenza, istituti bancari, governo e Bcsm per tutelare al meglio il sistema e garantire una fase di transizione il più possibile serena. Spera quindi nella collaborazione e condivisione sulle scelte strategiche che dovranno essere messe in campo nel mondo bancario e nella gestione dei fondi pensione, tematiche -ricorda – fortemente interconnesse”.
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