In una Londra blindata e timorosa delle manifestazioni no-global sono iniziati i primi incontri al vertice per definire una strategia che da domani dovrà riscrivere le regole dell’economia mondiale. Il G-20 è alla ricerca di nuovi equilibri in campo finanziario. C’è il Presidente Obama con il suo entusiasmo e il suo carisma. Pesa, prima ancora di iniziare i lavori l’ultimatum del Presidente francese Sarkozy che minaccia di sbattere la porta se non ci saranno fatti concreti.
Ci sono le previsioni degli analisti: nell’era della globalizzazione impossibili le soluzioni globali. Il vertice dovrebbe comunque varare un serio pacchetto anticrisi e una riforma delle regole dei mercati. “Serve più trasparenza e una corresponsabilità tra le grandi economie e quelle emergenti” ha rilanciato il Ministro Frattini da San Marino. Nei giorni scorsi Svizzera, Belgio, Andorra e Lussemburgo hanno manifestato la volontà di compiere passi in avanti sulla strada della trasparenza in campo finanziario e di rivedere le norme sul segreto bancario. San Marino per parte sua ha inviato una lettera al Segretario Angel Gurria, nella quale si impegna ad adottare il modello Ocse 2005 con particolare riferimento all’articolo 26, che prevede lo scambio di informazioni. Il tutto però se legato alla stipula di convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali.
Giovanna Bartolucci
Ci sono le previsioni degli analisti: nell’era della globalizzazione impossibili le soluzioni globali. Il vertice dovrebbe comunque varare un serio pacchetto anticrisi e una riforma delle regole dei mercati. “Serve più trasparenza e una corresponsabilità tra le grandi economie e quelle emergenti” ha rilanciato il Ministro Frattini da San Marino. Nei giorni scorsi Svizzera, Belgio, Andorra e Lussemburgo hanno manifestato la volontà di compiere passi in avanti sulla strada della trasparenza in campo finanziario e di rivedere le norme sul segreto bancario. San Marino per parte sua ha inviato una lettera al Segretario Angel Gurria, nella quale si impegna ad adottare il modello Ocse 2005 con particolare riferimento all’articolo 26, che prevede lo scambio di informazioni. Il tutto però se legato alla stipula di convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali.
Giovanna Bartolucci
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