Sei mesi di sospensione. Questo il verdetto del Comitato dei Garanti del Pdcs, chiamato a valutare la posizione di Gabriele Gatti dopo l’esposto presentato l’11 settembre 2004 dal Segretario Giovanni Lonfernini. Il comitato ha valutato che i comportamenti tenuti da Gabriele Gatti, in base agli articoli 4, 52,53,54 e 55 dello statuto, sono stati lesivi delle norme statutarie e contrastanti con gli indirizzi politici legittimamente espressi negli organismi di partito a larghissima maggioranza Tra i rilievi mossi a Gatti avrebbe pesato in maniera determinante: il mancato voto di fiducia al governo; giudizi espressi in Consiglio e non solo contro il Pdcs e i suoi dirigenti; la firma apposta al documento-esposto promosso dall’opposizione, sulla giustizia. “con rammarico – prosegue la nota del pdcs – si è addivenuti unanimemente a comminare la sanzione. Il Comitato dei garanti asupica tuttavia che – al termine della sospensione – non si interrompa il legame tra Gabriele Gatti e il Pdcs, in considerazione del lavoro da lui svolto nei numerosi anni di militanza e della sua ribadita volontà di avvertire e conservare il legame ai principi che ispirano il Pdcs”. La decisione di garanti Dc è arrivata dopo giorni di valutazioni e prese di posizione tra cui una lettera aperta inviata al segretario Giovanni Lonfernini, dai consiglieri della dc Valentini, Benedettini e Galassi e da Luigi Mazza. Gli esponenti democristiani chiedevano un ritorno al dialogo nel partito, la convocazione del consiglio centrale e rimarcavano al segretario che gli organismi interni erano l’unica sede per discutere e affrontare il 'problema Gatti”.
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