Per il Collegio Garante della costituzionalita’ delle norme, il termine di 20 giorni dall’udienza di discussione, per emanare il giudizio di ammissibilita’ sui referendum, non e’ perentorio. La precisazione, comunicata dalla presidenza dell’organismo, è stata divulgata in seguito all’esposto presentato, oggi, alla Reggenza, dai comitati promotori di 10 referendum che hanno rimarcato il ritardo, considerando che la discussione dei quesiti risale al 17 febbraio. L’udienza per l’ammissibilita’ – comunica la presidenza del collegio – era stata fissata per il 5 marzo, ma è stata rinviata al 12 marzo – e cioe’ a domani - a causa della pesante sindrome influenzale che ha colpito uno dei componenti. Il termine dei 20 giorni, dunque, per la presidenza del collegio non e’ perentoria “infatti, se lo fosse – recita il comunicato – paradossalmente si avrebbe la decadenza del potere di pronunciare il giudizio di ammissibilita’, così travolgendo l’intera procedura referendaria”.
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